Insieme in preghiera oltre le differenze di fede, per chiedere la pace

Oltre un centinaio di fedeli hanno preso parte ieri al momento di dialogo e ascolto al Museo Diocesano

L’ascolto della parole del rappresentante degli Hare Krishna

Martedì, 25 giugno 2024

Dona la pace. Sono le parole della canzone che ha risuonato nel cortile del Museo Diocesano Arborense in apertura della preghiera interreligiosa, promossa da quattro anni come momento di ascolto e dialogo in favore della pace.

Ieri la preghiera ha unito oltre un centinaio di persone: una partecipazione importante, segno della necessità di un confronto sul tema in un momento nel quale sono aperti diversi tragici scenari di guerra.

Titolo dell’incontro di quest’anno era “Tessere la pace” e il simbolo scelto tanti gomitoli di filo colorato “come le nostre differenti e preziose caratteristiche”, si è detto durante l’intervento in apertura, prima dei momenti dedicati ai rappresentanti delle diverse fedi.

C’erano gli Hare Krishna, i buddisti della Soka Gakkai e i cristiani. Un messaggio è arrivato anche dalle comunità ortodosso e da quella ebraica. Ciascuno differenti nella fede, ma tutti uniti nella richiesta di pace.

All’iniziativa, promossa dal Movimento ecclesiale di impegno culturale (Meic), il Movimento dei Focolari, l’Azione cattolica, l’Associazione italiana maestri cattolici e il Masci, era presente anche l’arcivescovo di Oristano, Roberto Carboni.

Clicca qui per sfogliare l’album fotografico.

Alcuni dei presenti al momento di preghiera
Una canzone di pace apre la preghiera interreligiosa

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