Nessuna certezza sui fondi per rifare il mercato di via Mazzini. “Ma il progetto è già vecchio”

Approvata dal Consiglio comunale una mozione presentata dalla minoranza

Il vecchio mercato di via Mazzini – Foto d’archivio

Giovedì, 20 giugno 2024

“Il Consiglio comunale di Oristano, nel ribadire la centralità e strategicità della struttura mercatale di via Mazzini e al netto delle formali comunicazioni di enti terzi, intende affrontare il tema in maniera unitaria e condivisa, avviando da subito e in via preliminare una profonda riflessione sul futuro del mercato”.

Con questo impegno, ieri sera il Consiglio comunale di Oristano (riunito nella sala consiliare della Provincia, per l’indisponibilità della Sala degli Evangelisti a Palazzo degli Scolopi) ha approvato a larga maggioranza la mozione presentata dai consiglieri della minoranza di centrosinistra sul mercato civico di via Mazzini-Mariano IV: 22 voti a favore, unico astenuto Sergio Locci.

La mozione è stata presentata in aula da Maria Obinu (Alternativa sarda Progetto Sardegna), che ha ricordato la lunga storia del progetto di riqualificazione del mercato civico, evidenziando come negli ultimi 10 anni si siano succedute “gare d’appalto, ricorsi, finanziamenti, fondi sospesi, riprogettazione, decisioni sospese, interventi della magistratura e della Corte dei conti. A distanza ormai di più di otto anni da quando si decise di chiudere la struttura di via Mazzini e di trasferire gli operatori commerciali, nulla è cambiato. Anzi, le cose sono peggiorate. E del destino di quello che fu un punto di ritrovo importante per gli oristanesi – un centro economico e vitale della città con i box del pesce, macelleria, ortofrutta – non rimane che uno scheletro e nulla più. Il destino per gli operatori è quello di un inesorabile declino. Eppure, il Comune di Oristano sborsa per l’affitto cifre considerevoli, che superano i 70.000 euro l’anno. Nel mesi scorsi l’amministrazione aveva anche annunciato la decisione di trasferire gli operatori di via Cimarosa nel mercato di via Costa, con l’obiettivo di ridurre le spese e venire incontro anche agli operatori del secondo mercato cittadino, anche quello ormai fatiscente e in stato di totale abbandono”.

“Chiediamo decisioni sui due mercati comunali”, ha proseguito Maria Obinu. “E soprattutto di indicare in maniera chiara cosa si intenda fare per il futuro della struttura di via Mazzini, quale sarà il progetto definitivo, quali gli obiettivi per rilanciare la struttura e il centro storico e commerciale della città e quali i tempi di realizzazione”.

“C’è uno spirito costruttivo da parte nostra”, ha detto Efisio Sanna (Oristano più). “Purtroppo il tempo passa e aumenta la preoccupazione. Sul mercato non dobbiamo dividerci, ma lavorare sodo da subito perché gli anni passano e non abbiamo ancora trovato una soluzione. L’idea di mercato per come era stata posta anni fa oggi è superata. Va rivista l’idea di mercato, va rivisto come spazio aperto. Ragioniamo insieme su cosa fare, come reperire le risorse, sulla strategicità della struttura”. 

Il Consiglio riunito nella sala della Provincia – Foto Ufficio Stampa Comune di Oristano

Per Antonio Iatalese (Udc) “siamo di fronte a un problema complesso, come dimostrano anche le vicende giudiziarie. Due sono gli aspetti di cui dobbiamo tenere conto: la ristrutturazione e la gestione dell’immobile. Mentre attendiamo dalla Regione la conferma dei finanziamenti, abbiamo consultato la Corte dei conti per capire se si può procedere con un nuovo progetto adeguato alle esigenze attuali, che superi i due progetti già approvati. Ma prima di tutto dobbiamo capire che tipo di mercato vogliamo”. 

“L’attuale progetto di mercato è anacronistico”, ha rimarcato Gian Michele Guiso (Psd’Az), “appartiene a un’altra era. Dobbiamo capire che tipo di servizio vogliamo, considerando che quella struttura è un punto di collegamento importantissimo tra due strade importanti come via Figoli e via Mazzini”.

“È assolutamente necessario che il mercato non rimanga una incompiuta”, ha detto Fulvio Deriu (Fratelli d’Italia. “Penso a un centro multiculturale, aggregativo, luogo di incontro e di consumo. Capiamo però su quali risorse possiamo contare prima di decidere in quale direzione procedere”.

Secondo Sergio Locci (Aristanis) “nel corso degli anni quella visione è cambiata e deve cambiare anche oggi. Se ogni amministrazione che si è succeduta non avesse variato la visione sul mercato, forse oggi avremmo avuto il mercato. Dobbiamo evitare di scrivere un’altra pagina di una ulteriore incompiuta”.

Per Umberto Marcoli (Alternativa sarda Progetto Sardegna) “è doveroso avere una idea sul futuro del mercato. Il mercato deve avere una funzione di aggregazione”.

Giuliano Uras (Oristano al centro) ha ricordato che “il mercato nacque con l’idea di una piazza coperta, un concetto in parte superato e in parte valido. Oggi non ha più senso avere due mercati. Ma se siamo convinti di questo abbiamo il coraggio e la forza politica di andare avanti su questa direzione?”.

Per Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) occorre lavorare sulle soluzioni progettuali: “Sicuramente non vogliamo un nuovo centro commerciale. Io lancio l’idea di un’area che ospiti il mercato e il teatro civico”.

Gianfranco Licheri (Forza Italia) ha ricordato la strategia su cui si erano fondate le scelte della Giunta Lutzu, che aveva immaginato un progetto inserito in un contesto più ampio, che abbracciava piazza Roma, piazza Pintus e piazza Mariano. Giuseppe Obinu (Alternativa sarda Progetto Sardegna) ha proposto un mercato scoperto, alberato, in una piazza sempre aperta e a disposizione dei cittadini.

La chiusura del dibattito al sindaco Massimiliano Sanna e all’assessore ai Lavori pubblici Simone Prevete, secondo i quali non si può prescindere dalla vicenda giudiziaria e dal progetto esecutivo approvato. 

“Da questa sala”, ha detto il sindaco Sanna, “è emersa la necessità di dare priorità al progetto del mercato. Però dobbiamo farlo in maniera intelligente. Se per tanti anni c’è stata una condizione che ha portato alla situazione attuale, è evidente che ci sono problemi che vanno affrontati. Tutti vogliamo un mercato moderno, un luogo di incontro, ma dobbiamo tenere conto di tutte le problematiche che esistono. Prima di tutto è fondamentale avere certezza dei fondi della Regione. Ci sono stati assegnati 2 milioni e mezzo di euro, ma a oggi abbiamo certezza solo di 800.000 euro che avanzano dai fondi del vecchio progetto”.

3 Commenti

  1. Avete mai visto come è stato rivisitato e ristrutturato il mercato centrale di Firenze? Al piano terra si possono acquistare i prodotti tipici toscani (dalla carne ai salumi, vini compresi); al piano superiore si possono gustare i piatti tipici della cucina Toscana, ma anche nazionale e internazionale. Certo bisogna pagare moneta per vedere cammello. Ma noi cittadini abbiamo fiducia in voi. È per questo che vi abbiamo eletto. Buon lavoro í

  2. basta con questa sceneggiata del mercato, lo diano ad un privato per fare un centro commerciale con l’obbligo di lasciare il piano terra al Comune per il mercato.
    Sei mesi ed è fatto.

  3. “Il Consiglio comunale di Oristano, nel ribadire la centralità e strategicità della struttura mercatale di via Mazzini e al netto delle formali comunicazioni di enti terzi, intende affrontare il tema in maniera unitaria e condivisa, avviando da subito e in via preliminare una profonda riflessione sul futuro del mercato”.
    DOPO UN COMUNICATO DEL GENERE ANDREBBERO PRESI A CALCI NEL C..O. TUTTI DA CHI HA FATTO PARTIRE IL PRIMO APPALTO A QUESTA AMMINISTRAZIONE PASSANDO PER LA PRECEDENTE AMMINISTRAZIONE .TUTTI COMPRESI GLI INGEGNERI,GLI ARCHIETTTI I DIRETTOIRI GENERALI LE SOPRAINTENDENZE E TUTTO QUESTO CARAVANSERRAGLIO CHE CI PORTIAMO SULLE SPALLE

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