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giovedì, Gennaio 30, 2025

Il flamenco arriva a Oristano con “FlamencoSoul”: tra tradizione e modernità

La formazione si racconta. Nei progetti futuri iniziative in tutta la Sardegna

Lorenzo Putzolu e Maria Francesca Maniga

Passione, gioia, forza, dolore, allegria. Il flamenco è tutto questo. Una forma d’arte che attraverso la chitarra, il baile, le voci graffianti e i ritmi delle melodie regala a chi assiste a questo spettacolo un tuffo nell’Andalusia. Il flamenco arriva così per la prima volta a Oristano grazie al nuovo gruppo dei FlamencoSoul.

Marcello Porceddu

I FlamencoSoul hanno deciso di dedicarsi a questa forma d’arte che, in realtà, è anche un modo di approcciarsi al mondo. Il gruppo propone all’interno dello spettacolo “TABLAO FLAMENCO” un repertorio flamenco che comprende coreografie soliste e di gruppo accompagnate dai musicisti, ma anche brani musicali instrumentali e cantati, tipici della tradizione o totalmente inediti e composti dagli stessi musicisti del gruppo.

Laura Nioi

“Il gruppo è attivo nell’oristanese da cinque anni”, dichiara Marcello Porceddu, chitarrista del gruppo e direttore artistico, “collaborando attivamente con artisti di Oristano e Cagliari, fra cui insegnanti della GlobeMusic Academy, la scuola di musica moderna a Oristano, che è diventata il nostro punto di incontro. Unendo le forze, oltre che le competenze di ognuno di noi, chi in ambito musicale e chi della danza, abbiamo dato forma a quello che è oggi il gruppo FlamencoSoul”.

Nicola Piredda

“Abbiamo suonato in tutta Italia e adesso stiamo lavorando molto in Sardegna” dichiara sempre Marcello Porceddu. I FlamencoSoul hanno infatti suonato nelle varie piazze principali dell’Isola e i diversi locali importanti come l’Exma, il B-flat – Live Music e Jazz Club di Cagliari.

Carlo Canu

Il gruppo è così composto: Laura Nioi, insegnante di baile e ballerina professionista; Maria Francesca Maniga al baile; Marcello Porceddu alla chitarra; Lorenzo Putzolu alle percussioni; Serena Veraldi, al cante e palmas (accompagnamento sonoro con le mani); Mino Mereu al cante; Nicola Piredda alla fisarmonica; e infine, Carlo Canu al basso.

Serena Veraldi

“Il flamenco è anche un modo di vivere la vita, è pura tradizione che però continua a evolversi perché è arte viva, pur rimanendo ancorata alle radici da cui nasce, dove si mescolano influenze arabe, gitane, ebree e cristiane”, spiega sempre Marcello Porceddu. “All’inizio non è stato facile farci conoscere, e anche ora proporre uno spettacolo così complesso e sopratutto con un numero ampio di musicisti e ballerine non è semplice”.

Mino Mereu

“Tra i progetti futuri”, spiega Laura Nioi, “c’è quello di portare il flamenco nei vari centri sardi in modo che si possa sensibilizzare la gente a questo genere musicale ancora sconosciuto”.

“Gli spettacoli in Sardegna”, racconta sempre Laura Nioi, “solitamente arrivano uno, due volte all’anno. Invece noi, nel nostro piccolo, vorremo provare a dare una costante in modo da farlo conoscere meglio e apprezzarlo. Inoltre, abbiamo in cantiere la creazione di un nuovo spettacolo che toccherà vari palos, ovvero stili, distinti e un po’ di nicchia che stiamo prendendo dalle vecchie tradizioni e che generalmente non si sentono tanto in giro. Sono palos un po’ dimenticati, che non vanno tanto di modo attualmente e che stiamo cercando di modernizzare”.

Maria Francesca Maniga

Venerdì, 7 febbraio 2020

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