Se non possiamo incontrarci, videochiamiamoci! Educativa a distanza per Giulia e Giorgia

Le due educatrici Manuela e Carla continuano la loro attività con le due ragazze Down

Giulia in videochiamata: lavoro educativo a distanza

In un momento drammatico come quello che stiamo vivendo, la routine di tutti è cambiata notevolmente. È stato necessario fermarsi, interrompere le attività di tutti i giorni, e per molti questo ha significato anche smettere di lavorare. L’unica “arma” contro il nemico invisibile che ci minaccia è lo stare a casa. Ma come fare quando in famiglia si hanno figli e/o parenti disabili, che settimanalmente lavoravano con educatori e assistenti sociali che venivano direttamente a casa per svolgere la loro attività educativa?

Una soluzione l’hanno trovata due educatrici di Oristano, Manuela Vaccai e Carla Tronci, che seguono ormai da diversi anni due ragazze con sindrome di Down, rispettivamente Giulia Andolfo e Giorgia Solinas.

Educativa a distanza

Settimanalmente, con l’aiuto anche dei familiari delle due ragazze, si danno appuntamento tramite videochiamata. Certo, le attività solite, specialmente quelle manuali o incentrate sull’autonomia, spesso svolte fuori casa, sono limitate, stando “dietro” a uno schermo. Ma ora l’importante è mantenere il contatto e passare un po’ di tempo in compagnia.

“Ritengo sia fondamentale mantenere vivo il rapporto con i ragazzi in questo periodo più che mai”, spiega Manuela Vaccai, educatrice di una delle due ragazze con sindrome di Down. “È un momento difficile”, aggiunge l’altra educatrice, Carla Tronci. “In qualche modo può esser utile mantenere i contatti con più persone, seppure con metodi alternativi come ad esempio la videochiamata”.

“Inoltre”, conclude Manuela Vaccai, “credo che sia un supporto alle famiglie dei ragazzi, che oggi si trovano a dover tamponare l’assenza o il cambiamento dei servizi di cui i loro figli sono fruitori”.

Possono sembrare dunque piccoli gesti questi, ma per le famiglie – e soprattutto per Giulia e Giorgia in questo caso – sono momenti preziosi. Certo, sui selfie in videochiamata c’è ancora un po’ di lavoro da fare, ma una risata risolve ogni problema.

Lunedì, 30 marzo 2020

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