Un monumento equestre alla Sartiglia? “Soltanto uno scambio di idee, per ora. E forse dovremmo occuparci tutti di altri temi, vista l’emergenza che stiamo vivendo”. Gianni Ledda, presidente della Pro loco di Oristano, interviene con decisione nel dibattito che da qualche giorno ha coinvolto tanti cittadini, stimolati dal bozzetto del monumento creato da Ermanno Scalas. E – con un comunicato – Ledda si propone di fare chiarezza su alcuni punti.
Per cominciare: “L’idea di costruire un monumento dedicato alla Sartiglia, evento che riempie di orgoglio la nostra città e per la quale che non ci stancheremo mai di coprire strade, balconi, terrazze, vetrine e quanto fosse possibile, è stata discussa dal consiglio di amministrazione della Pro loco la scorsa primavera. Ho ritenuto, e ritengo, che se il nostro sodalizio dovesse promuovere un’opera così importante dovrebbe avere il massimo consenso. Il cda mi ha dato pieno mandato per sondare (ripeto: sondare) costi, disponibilità, fattibilità, tempi di realizzazione, gradimento dell’opinione pubblica eccetera”.
“A questo è seguito un incontro informale con due assessori comunali (Turismo e Cultura), per verificare l’ipotesi del progetto”, spiega ancora il presidente della Pro loco. “Successivamente, anche su proposta di alcuni soci, ho deciso di affidare all’artista Ermanno Scalas la produzione di un modellino in scala che desse una visione dell’opera, in modo da poter avviare un libero confronto di idee e suggerimenti su un’eventuale realizzazione finale”.
Gianni Ledda precisa che nessun impegno finora è stato sottoscritto, né con l’artista né tantomeno con il Comune, che secondo il presidente della Pro loco sarebbe l’unico ente deputato ad autorizzare la realizzazione dell’opera, scegliendo modalità e luogo.
“Quanto sta avvenendo in questi giorni”, aggiunge Ledda, “con proposte e discussioni sui social, nulla ha a che fare con la volontà della Pro loco oristanese, che – fedele al suo obiettivo statutario – rimane promotrice di sviluppo culturale legato al turismo, alla crescita e alla promozione del territorio ma, soprattutto, alla difesa dei valori identitari che, duole constatare, per alcuni vengono in secondo piano”.
Fra l’altro, “ritengo sia fuori luogo parlarne in un periodo in cui la nostra attenzione deve essere rivolta all’emergenza che stiamo vivendo”, conclude il presidente della Pro loco, “a coloro che stanno soffrendo e a coloro che si stanno impegnando per aiutarci a venirne fuori”.
Sabato, 18 aprile 2020