La leggenda di Gigi Riva e lo scudetto del Cagliari. Luca Telese presenta il suo libro a Torre Grande

L'evento è organizzato da "Leggendo ancora insieme" e Libreria Mondadori Oristano in collaborazione col Tennis Club '70

Domani sera il cuore di molti appassionati del Cagliari calcio batterà ancora più forte. A parlare dell’amata squadra ci sarà infatti il giornalista Luca Telese che presenterà il suo libro “Cuori Rossoblù” (Solferino Edizioni).

In occasione di questo nuovo evento letterario di “Leggendo ancora insieme”, la rassegna organizzata dalla libreria Mondadori di Oristano, ci sarà anche l’ex calciatore Beppe Tomasini. A dialogare con gli ospiti il giornalista Piero Marongiu.

L’appuntamento domani, giovedì 25 giugno, è alle 20.30, al Tennis Club ’70 di Torre Grande, in via Duca degli Abruzzi (civico 7).

Sulle tribune, regolarmente distanziato e munito di mascherina, il pubblico che potrà, quindi, fare due chiacchiere con Luca Telese, per scoprire il suo nuovo libro, tra racconto e serrata inchiesta, che rievoca i successi di Gigi Riva e ripercorre uno dei momenti più emozionanti della storia del Cagliari Calcio: il 1970, l’anno dello scudetto.

Il libro. I ragazzi che incontriamo in queste pagine sono figli della guerra e della fame. Arrivano dalle valli, dall’Italia contadina e operaia, dalla provincia, dalla nebbia: molti dal profondo Nord. Hanno famiglie numerose e biografie radicate in un Paese oggi perduto: padri inflessibili e madri provvidenziali, collegi, orfanotrofi, seminari, lavori precoci in fabbrica o in fonderia. Uno di questi ragazzi viene dal Brasile, crede alla magia, ed è stato riserva del giocatore più forte del mondo. Il più famoso di loro diventerà una leggenda in vita: l’uomo che ha segnato più goal con la maglia della Nazionale. Il suo nome è Gigi Riva e questa è la storia del Cagliari che nel 1970 vinse lo scudetto portando, come scrisse Gianni Brera, al «vero ingresso della Sardegna in Italia».

Sedici campioni, guidati da un guru-filosofo ironico e geniale, capaci di cogliere una vittoria contro ogni pronostico: in barba ai vincoli economici, ai rapporti di potere, alle gerarchie e addirittura alla geografia.

In questo libro che è insieme racconto mozzafiato e serrata inchiesta, Luca Telese fa parlare i protagonisti in interviste esclusive, ripercorre i momenti più emozionanti, le figure chiave, il passaggio di un’epoca. E tratteggia una storia non solo sportiva, ma di riscatto umano e sociale. Quella di un gruppo di amici divenuti eroi nel volgere di una stagione. Di un’isola «ai confini dell’impero» che si ritrovò al centro del Paese. Di un popolo fiero che scese in strada a ballare.

Luca Telese è un giornalista, saggista, autore televisivo, conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano.
“Sono nato a Cagliari, nel 1970 nel mitico anno dello scudetto, ma sono cresciuto a Roma, cuore giallo-rossoblu. Mia madre è sarda anche se è nata a Brescia, mio padre è nato a Torre Annunziata, anche se è fuggito a Roma, per inseguire mia madre.”
Telese ha scritto sei libri: “La lunga Marcia di Sergio Cofferati” (Sperling & Kupfer 2003), “Lula! Storia dell’uomo che vuole cambiare il Brasile e il mondo” (con Oliviero Dottorini – Castelvecchi 2003), “Cuori neri” (Sperling & Kupfer 2006) “Qualcuno era comunista” (Sperling & Kupfer 2009), “La marchesa la villa e il cavaliere” (Aliberti 2011) e “Gioventù amore e rabbia” (Sperling & Kupfer 2011).

Sempre per la Sperling cura la collana “Le radici del presente”, che si occupa di raccontare il passato prossimo dell’Italia, quello che per i giornali è vecchio, per i libri di storia è prematuro e per noi è interessante.

“In uno dei volumi, “Vite ribelli” (2007), ho pubblicato un racconto lungo sul terremoto di San Giuliano che considero una delle esperienze giornalisticamente più formative della mia vita. In una raccolta della Cairo Editore, “Ti amo ti ammazzo”, ho raccontato, a modo mio, la storia de “La Marchesa a luci rosse” (Anna Casati Stampa, ovviamente) uno di quei delitti che superano di gran lunga l’immaginazione: da questo racconto é nato il libro per la Aliberti. In un’altra antologia “Invito alla festa con delitto” (2004) è stato pubblicato “L’Uomo che voleva uccidere Palmiro T.”, il racconto più narrativo in cui mi sia mai cimentato fino ad ora”.

“Dal libro sulla fine del Pci ho tratto un monologo che mi ha dato grandi soddisfazioni. Anche Gioventù amore e rabbia è nato da un monologo preparato appositamente per il festival del giornalismo di Perugia dove ho partecipato su invito di Arianna Ciccone”.

Mercoledì, 24 giugno 2020

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