Oristano promuove la mobilità sostenibile per un futuro sempre più rispettoso nei confronti dell’ambiente. La città, da diversi anni tra le prime dieci a livello nazionale per l’ecosistema urbano e da un decennio assegnataria della Bandiera Blu per la sua marina di Torre Grande, oggi diventa un po’ più smart.
Grazie a un finanziamento di 161 mila euro dell’assessorato all’Industria della Regione Sardegna, il Comune ha acquistato 7 auto elettriche in sostituzione di altrettanti veicoli inquinanti e ormai destinati alla rottamazione. Stamattina a Torre Grande, in occasione della presentazione dei nuovi mezzi, c’erano anche il primo cittadino Andrea Lutzu e l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili.
I nuovi veicoli, con alimentazione elettrica al 100%, sono 7 Nissan Leaf 40 Kw Acenta forniti dalla ditta Mereu Auto di Nuoro, mentre i vecchi mezzi comunali da rottamare sono 2 Fiat Punto e 5 Fiat Panda, tutte immatricolate tra il 1995 e il 2000.
“Siamo tra i primi in Sardegna a dotarci di un parco mezzi ecosostenibile” ha detto il sindaco Andrea Lutzu durante la presentazione. “Per Oristano è una giornata importante, da un punto di vista simbolico, ma anche per la conferma di un impegno costante del Comune verso le politiche ambientali”.
“Non si diventa smart city da un giorno all’altro e noi stiamo cercando di farlo attraverso azioni concrete”, aggiunge il sindaco Lutzu. “Oristano è sempre stata molto sensibile alle politiche ambientali e i frutti si sono visti nel corso degli anni con numerosi riconoscimenti in campo nazionale. Oggi, grazie all’impegno della Regione mettiamo un altro tassello che contribuisce a rendere Oristano sempre più smart, una città che gestisce le risorse in modo intelligente, che mira a diventare economicamente sostenibile, energeticamente autosufficiente, attenta alla qualità della vita e ai bisogni dei propri cittadini”.
“Una città intelligente che sa stare al passo con le innovazioni e con un progresso tecnologico sostenibile. Ambiente, energie alternative, trasporti e viabilità, sono tanti i settori nei quali queste politiche possono produrre effetti positivi e noi, soprattutto in un momento di grandi cambiamenti planetari imposti dall’emergenza sanitaria da Coronavirus, sentiamo ancora di più la responsabilità di essere parte attiva di questo processo”.
In città le stazioni di ricarica per veicoli elettrici sono già una decina, ma presto si aggiungeranno quelle previste dal Piano energetico regionale.
“La Sardegna guarda al futuro e punta sul green”, ha sottolineato Anita Pili, assessore regionale dell’Industria. “Il traffico stradale è uno dei principali responsabili delle emissioni inquinanti, l’adozione di un sistema di mobilità a basso impatto ambientale nei centri urbani è una delle priorità della Giunta Solinas per il miglioramento della qualità di vita dei
sardi”.
“Proseguiamo il piano d’azione regionale della mobilità elettrica”, ha affermato l’esponente dell’esecutivo regionale. “Un percorso intrapreso con l’Accordo di programma sottoscritto tra la Regione e i comuni della Sardegna, finalizzato alla promozione della mobilità intelligente e sostenibile, coerente con la strategia energetica regionale in materia
di “Smart Grid” e “Smart City”. L’intervento, finanziato dal Fondo di sviluppo e coesione, consolida un modello di sviluppo ecosostenibile che ha dato la possibilità ai comuni di acquistare veicoli elettrici da inserire nel parco mezzi, oltre all’installazione delle colonnine di ricarica”.
“Con la rimodulazione delle risorse”, ha precisato Pili, “abbiamo già finanziato 90 comuni. Tutto ciò, in linea con il piano energetico regionale, predisposto dall’assessorato dell’Industria, che prevede di abbattere del 50% entro il 2030 le emissioni climalteranti”.
Venerdì, 26 giugno 2020