Il Centro Servizi Cultura Unla questa settimana concede il bis con le dirette in streaming di “Fare cultura ad Oristano”: la seconda ospite, oggi alle 17.30, sarà Antonella Casula, responsabile del servizio archivistico del Comune di Oristano e dell’Archivio storico. Il video sarà come sempre sul canale YouTube CSCUNLAOristano (per seguirlo basta cliccare sul riquadro con la diretta) e anche sulla pagina Facebook del Centro Servizi Culturali.
L’archivio del Comune di Oristano. È tra i più rilevanti tra gli archivi municipali sardi sia, per tipologia del patrimonio documentario sia per l’estensione dell’arco temporale rappresentato, che parte dal 1479, anno in cui si realizzò l’unione dell’antica capitale giudicale alla Corona spagnola. L’intero complesso documentario è ripartito in tre sezioni: antica o pre unitaria, che abbraccia un arco cronologico dal 1479 fino al 1848; storica, che conserva atti a partire dal 1849 al 1980; di deposito, che copre il periodo storico che va dal 1981 ai giorni nostri.
La sezione antica dell’archivio comprende documenti di straordinario interesse come il “Llibre de Regiment”, codice membranaceo la cui compilazione iniziò nel 1556 e dove vennero trascritti i privilegi concessi dai sovrani spagnoli alla città e ai territori limitrofi compresi nei tre Campidani, dal 1479 fino al 1616. Il documento si inserisce nel contesto della consuetudine di raccogliere in registri gli ordinamenti cittadini per facilitarne la consultazione e per evitarne il deterioramento, così come avvenne a Cagliari con il Libro verde o a Trapani con il Libro rosso.
La sezione antica conserva un discreto numero di pergamene con contenuti relativi ai privilegi, ovvero le concessioni sovrane alla città, alcune non trascritte nel “Llibre de Regiment”. Un’altra attestazione del controllo sovrano sulla città ed i suoi abitanti è testimoniata dalle carte reali, originali, relative soprattutto ad affari cittadini e dirette alla magistratura civica.
Ancora, notevole importanza per lo studio delle attività amministrative, economiche e giuridiche cittadine sono le ordinazioni del Magistrato Civico annotate nei Registri di Consiglieria: una serie di 209 unità a partire dal 1536 fino al 1848. Il patrimonio conservato in questa sezione è di 1.266 unità archivistiche.
La sezione storica è costituita dalla documentazione prodotta dal Comune e da alcuni Fondi aggregati tra i quali l’ECA, le Scuole Pie, le Scuole Femminili e dei Comuni di Massama, Nuraxinieddu e Silì che, a seguito dei criteri restrittivi del r. d. l. del 17 marzo 1927 (che portarono alla soppressione di numerose amministrazioni locali in Sardegna) furono aggregati al Comune e sono tutt’ora frazioni. Nel corso degli anni il patrimonio archivistico è stato incrementato da donazioni o acquisti di archivi privati come quello dell’Asilo di Sant’Antonio (fondo fotografico), della Confraternita della Vergine e del Gremio dei calzolai, del filosofo Antioco Zucca e del professor Giuseppe Pau.
Antonella Casula. Responsabile del Servizio archivistico del Comune di Oristano e dell’Archivio storico. Da molti anni progetta e coordina le attività del settore, per la conservazione e lo studio del patrimonio dello stesso archivio, e per la costante attività didattica che ogni anno coinvolge molte decine di scolari e studenti.
Ha promosso e cura la pubblicazione del Bollettino omonimo, strumento di ricerca e approfondimento che concorre alla valorizzazione del lavoro di ricercatori e studiosi (giovani e più maturi) che accedono al patrimonio custodito nei locali dell’ex Convento degli Scolopi: un giacimento fondamentale per la conoscenza della città dal 1479 all’evo contemporaneo.
Ha progettato e coordina la realizzazione del Sistema archivistico provinciale, del quale il Comune di Oristano è l’ente promotore e capofila.
Ha approfondito le competenze legate alla conservazione digitale inserendo il Comune di Oristano nella rete di conoscenze nazionali che ne confermano prestigio, autorevolezza e professionalità. È coordinatrice scientifica del Centro di documentazione Terracotta, coerente allo stesso Archivio. Dal 2018, Terracotta si occupa delle attività espositive e di indagine sulla storia dei figoli, sulla tradizione artistica, materiale, immateriale e documentaria, della ceramica di Oristano e dei suoi protagonisti.
Giovedì, 8 luglio 2020