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venerdì, Gennaio 24, 2025

Undici installazioni in arrivo, riparte il progetto artistico dedicato alle periferie

Tante idee sviluppate con il programma "Una scuola grande come il mondo", che coinvolge gli studenti del liceo artistico e i cittadini di Oristano

Uno degli incontri dei mesi scorsi, prima dell’emergenza sanitaria, tra studenti del liceo artistico “Carlo Contini” e i cittadini – Pagina Facebook Una scuola grande come il mondo

Presto le periferie di Torangius, Sacro Cuore e San Nicola, assieme al centro storico, vedranno undici nuove installazioni artistiche. Si lavora per far ripartire il progetto artistico e urbano – sospeso nei mesi scorsi a causa del Covid – volto alla riqualificazione della città nell’ambito del programma “Una scuola grande come il mondo”, che ha coinvolto gli studenti del liceo artistico “Carlo Contini” ed i cittadini di Oristano.

“Attendiamo che passi questo primo mese di riapertura delle scuole”, annuncia il preside dell’Artistico, Pino Tilocca. “Sarà un mese di osservazione, e se tutto va per il meglio riprenderemo in mano il progetto. Tra l’altro, il Ministero per i Beni e le attività culturali ha fatto slittare a maggio 2021 i termini per partecipare al bando, quindi con le tempi ci siamo”.

Pino Tilocca

I progetti artistici sono stati ideati e impostati nei mesi che hanno preceduto l’emergenza coronavirus, durante i laboratori che hanno coinvolto non solo studenti ma anche cittadini appassionati. Tra questi ci sono undici installazioni, selezionate da una commissione. Due andranno in una zona più centrale della città: una è dedicata  al tema del bookcrossing, la condivisioner di libri, e l’altra invece sarà una sorta di mappa di Oristano. Tutti interventi artistici di vario tipo: dai murales a lavori pittorici, opere in ceramiche e in legno.

Le varie bozze e proposte delle installazioni sono frutto dei risultati ottenuti, l’anno scorso, durante i laboratori di ceramica, grafico-pittorico e del legno, iniziati lo scorso 26 novembre nel liceo artistico “Carlo Contini” di Oristano. I laboratori, come detto, hanno coinvolto non solo gli studenti della scuola impegnati nel progetto di alternanza scuola-lavoro, ma anche tanti cittadini diventati protagonisti del progetto iniziato tra i banchi di scuola.

Partner del progetto, sono le quattro scuole elementari della città, il C.I.P.I.A – Centro istruzione per adulti di Oristano, l’associazione “Il Gabbiano”, il Centro Servizi Culturali – Unla, La Factoria, il Consorzio Uno e la Biblioteca comunale.

Il fine di questo progetto che unisce la scuola e incontra i cittadini e la città è la rivalutazione dei quartieri periferici della città attraverso il disegno, la ceramica e la lavorazione del legno. Si condivide collettivamente una visione di arte e bellezza da donare poi alla città, attraverso un lavoro di aggregazione sociale, dando voce e spazio ai luoghi fantasma.

Leggi anche: Undici installazioni artistiche per abbellire le periferie di Oristano

Venerdì, 25 settembre 2020

1 commento

  1. Ricordo un precedente articolo riguardo l’inizio dei corsi di recupero dove lo stesso dirigente dichiarava che si sarebbero fatti forse durante l’anno, e che comunque non era prevista una verifica finale. Magari si fosse data priorità al compito principale di una scuola, così come la si dà a certi progetti che mi auguro siano migliori del mitico punto di incontro a cubi colorati finito nel dimenticatoio e vicino ai bidoni della spazzatura in sole 24 ore

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