Martedì, 13 ottobre 2020
Le palestre scolastiche sono un bene pubblico e fatte salve le esigenze didattiche devono essere messe a disposizione della collettività anche per attività extrascolastiche.
È la posizione espressa questa mattina dai rappresentati del Comune e della Provincia ai dirigenti delle scuole cittadine di ogni ordine e grado riunti nella sede della Provincia per esaminare le problematiche connesse alla concessione delle palestre scolastiche alle società sportive, al di fuori dell’orario scolastico.
Insieme all’Amministratore straordinario della Provincia Massimo Torrente agli assessori allo Sport e alla Pubblica istruzione del Comune di Oristano Maria Bonaria Zedda e Massimiliano Sanna, erano presenti i dirigenti scolastici degli istituti cittadini e il rappresentante dell’Ufficio scolastico provinciale.
Gli Assessori Maria Bonaria Zedda e Massimiliano Sanna hanno presentato una bozza di protocollo d’intesa che detta le regole per l’utilizzo delle palestre scolastiche da parte delle società sportive. Tra le norme proposte dal Comune: la misurazione della temperatura corporea degli atleti all’ingresso negli impianti, regole di distanziamento e contingentamento in ingresso e uscita, igienizzazione delle mani.
Sul tema della sanificazione delle strutture, il Comune attraverso il protocollo d’intesa prevede che le società sportive assicurino la pulizia giornaliera dei locali, degli ambienti e delle attrezzature utilizzate attraverso specifici detergenti igienizzanti. Nel caso in cui venisse accertata la presenza di una persona positiva al Covid-19 le stesse società si dovranno fare carico della sanificazione secondo le disposizioni del Ministero della Salute.
Una misura insufficiente per i dirigenti scolastici che hanno chiesto che le igienizzazioni siano almeno due al giorno, una la mattina al termine delle lezioni ed una al termine dell’utilizzo della palestra da parte delle società sportive, ma soprattutto che vengano effettuate da una ditta di pulizie che certifichi l’igienizzazione dell’edificio.
L’Amministratore straordinario della Provincia Massimo Torrente ha manifestato “la disponibilità dell’ente a sostenere lo sforzo economico a cui sarebbero sottoposte le società sportive. Ma le palestre scolastiche devono essere messe a disposizione delle società nel rispetto di tutte le condizioni di sicurezza”.
“Nel momento in cui c’è un protocollo sottoscritto dalle società sportive e viene rispettato, anche le esigenze delle scuole verrebbero soddisfatte garantendo a tutti maggiore sicurezza” ha aggiunto l’Assessore comunale alla Pubblica istruzione Massimiliano Sanna.
“Prima ancora che alle società sportive e alle scuole, dobbiamo concentrare la nostra attenzione sui ragazzi: sono loro che corrono il rischio di pagare in prima persona un blocco delle attività – ha puntualizzato l’Assessore comunale allo sport Maria Bonaria Zedda -. Quei ragazzi che di pomeriggio utilizzano le palestre sono gli stessi che poche ore prima hanno frequentato le lezioni, nelle aule e nelle stesse palestre”.
“Stiamo attenti – ha ammonito l’Assessore Zedda -. Se le società sportive si fermano si crea un grande problema sociale”.
Dello stesso avviso Salvatore Melis dell’Ufficio scolastico provinciale:” Sarebbe un disastro sociale. Se si negano le palestre si ferma l’attività, si bloccano i campionati e si impedisce l’attività sportiva ai ragazzi”.
Dai dirigenti scolastici è emersa la forte preoccupazione sui profili di responsabilità legati all’utilizzo degli impianti da soggetti diversi dalla scuola: “Cosa succederebbe se si accertassero contagi durante l’utilizzo degli impianti da parte delle società sportive? Di chi sarebbe la responsabilità? I protocolli proposti non sono sufficienti a garantire la sicurezza degli impianti”.
Le pulizie della scuola sono certificate? O fanno entrare gli studenti a scuola lo stesso?