Sabato, 24 ottobre 2020
Anche i cittadini di Oristano hanno risposto con convinzione alla chiamata del Comitato per il diritto alla salute e stamane hanno partecipato alla raccolta di firme per una sanità da ricostruire. Tre postazioni in città, in piazza Roma, in piazza Eleonora e al centro commerciale Porta Nuova.
E a Palazzo degli Scolopi un lungo telo bianco appeso sulla facciata ricordava l’adesione del Comune alla campagna per la sanità pubblica, dopo l’appello lanciato ieri dal sindaco Andrea Lutzu per avere più medici e più infermieri non solo al “San Martino” ma anche negli ospedali di Ghilarza e Bosa.
A metà mattina il Comitato ha deciso di raddoppiare le postazioni di piazza Roma e piazza Eleonora, per smaltire le file che si stavano allungando.
Nel pomeriggio ha firmato anche il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu. Le firme raccolte in città e in altri 35 comuni danno forza a una petizione inviata al presidente della Regione, all’assessore della Sanità, ai vertici dell’Ats e della Assl di Oristano per chiedere in tempi rapidi “l’abbattimento delle liste d’attesa per visite specialistiche e accertamenti diagnostici e l’adeguamento alle esigenze di un bacino d’utenza di livello provinciale dell’organizzazione e degli organici dei servizi territoriali e ospedalieri”, anche con il reperimento del personale necessario.
L’iniziativa ha ottenuto anche la solidarietà dell’arcivescovo di Oristano: in una lettera indirizzata alle promotrici del Comitato, Maria Carmela Marras e Gisella Masala, monsignor Roberto Carboni auspica che “le autorità a cui è rivolta sappiano mettersi in ascolto delle richieste contenute nella petizione”.