Venerdì, 13 novembre 2020
Da oggi gli studenti della scuola primaria paritaria del Sacro Costato hanno ripreso a frequentare le lezioni in presenza negli spazi messi a disposizione nella scuola elementare di via Solferino.
“Grazie alla disponibilità del dirigente scolastico, Maria Giovanna Pilloni, abbiamo individuato una soluzione provvisoria che consente di far rientrare in aula gli alunni della scuola elementare del Sacro Costato che, a causa della chiusura dell’istituto per i numerosi casi di Covid registrati tra le suore, da due settimane erano costretti a seguire la didattica a distanza” , precisano il Sindaco Andrea Lutzu e l’Assessore alla Pubblica istruzione Massimiliano Sanna.
“Sin dai primi giorni di chiusura dell’istituto abbiamo proposto una sistemazione alternativa per consentire agli studenti di seguire lezioni in presenza – prosegue l’Assessore Sanna -. La dirigenza dell’istituto del Sacro costato, confidando in una rapida soluzione dei problemi dell’edificio per il rispetto delle misure anti-Covid, inizialmente ha preferito attendere. Preso atto, però, delle difficoltà di riuscire velocemente ad ottemperare alle misure anti-Covid individuate dal responsabile della sicurezza, la dirigenza del Sacro Costato lunedì 9 novembre ha accolto la nostra proposta. In 3 soli giorni, grazie alla disponibilità della dirigenza dell’Istituto comprensivo numero 1, è stato possibile consentire il rientro in classe degli alunni della scuola elementare”.
“Nelle prossime settimane la scuola del Sacro costato dovrà adeguarsi alle misure anti-Covid per favorire il rapido rientro delle cinque classi nella loro sede naturale” concludono il Sindaco Lutzu e l’Assessore Sanna che sottolineano “il particolare momento di difficoltà che vive la scuola oristanese a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus da un lato e dell’improvvisa chiusura della scuola media Grazia Deledda dall’altro. Da ieri i 200 alunni della scuola di via Santu Lussurgiu sono costretti a seguire la didattica a distanza, ma è evidente che si tratta di una soluzione d’emergenza e che, sulla base delle esigenze e delle richieste della dirigente di quell’istituto, stiamo lavorando per individuare e poi attrezzare velocemente gli spazi necessari per la didattica in presenza”.