Mercoledì, 25 novembre 2020
Il caso dei banchi monoposto consegnati qualche giorno fa al liceo classico “De Castro” di Oristano è arrivato in Parlamento. Il deputato sardo Salvatore Deidda ha presentato un’interrogazione per chiedere un chiarimento alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.
I banchi monoposto sono in plastica e sono troppo grandi per le aule del Classico. Qualche giorno fa il dirigente del De Castro, Pino Tilocca, ne aveva denunciato la scarsa qualità e aveva parlato apertamente di spreco di denaro pubblico. “Quanto successo a Oristano è la chiara dimostrazione dell’incompetenza del ministro dell’Istruzione Azzolina, del Governo e del Commissario straordinario per l’emergenza Arcuri”, commenta il deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Deidda.
“Lo stesso preside, Pino Tilocca”, prosegue il parlamentare sardo, “ha scritto in prima persona alla Protezione civile per avere delucidazioni in merito alla consegna di 700 banchi non a norma, di produzione portoghese, pervenuti nella sua scuola”.
Deidda chiede spiegazioni sulla fornitura dei banchi monoposto non a norma. “Con la nostra interrogazione”, prosegue l’esponente di FdI, “vogliamo chiarezza sui costi e sulle caratteristiche richieste non rispettate. La ditta portoghese si è vista aggiudicare la fornitura dei bandi ad agosto, più precisamente la Nautilus ha partecipato ai bandi pubblicati dalla Protezione civile, rientrando tra le 11 aziende che si erano aggiudicate la fornitura per i lotti A e B alla data del 12 agosto. Come era evidente, i banchi verranno riconsegnati al mittente perché non permettono di garantire il giusto distanziamento e la sicurezza dei ragazzi”.
Deidda chiama quindi in causa la ministra Azzolina e la invita a rispondere all’interrogazione presentata da Fratelli d’Italia. “Faccia chiarezza e ponga rimedio”, conclude il deputato, “sia per non sperperare soldi pubblici, sia per attrezzare e dare al liceo De Castro – come alle altre scuole – le attrezzature necessarie per una serena ripartenza, come termoscanner e presidi medici interni”.