Mercoledì, 16 dicembre 2020
Spaventati forse dal coronavirus e dalla situazione d’emergenza che ha colpito l’ospedale San Martino, tanti oristanesi che abitualmente donano il sangue negli ultimi mesi non lo hanno fatto.
“C’è stata una diminuzione delle donazioni”, conferma Franco Tola dell’Avis di Oristano. “Molti forse hanno paura, ma donare il sangue non è rischioso. Il Centro trasfusionale del San Martino è sicuro, non si corre alcun pericolo”.
L’appello lanciato da Tola è rivolto non solo agli associati Avis: “I talassemici aspettano, bisogna farsi un po’ di coraggio e donare”.
Le donazioni sono in calo in città, mentre nell’hinterland i numeri sono più confortanti. “Nei centri della provincia la risposta è buona”, dice Tola, “tanti scelgono di donare nell’autoemoteca che gira i paesi”.
Possono donare tutte le persone tra i 18 e 65 anni, compresi i fabici e i portatori sani di anemia mediterranea, che pesino almeno 50 chili e siano in buono stato di salute (non devono aver assunto farmaci di recente o avere terapie in corso).