Giovedì, 3 dicembre 2020
Si tornerà in classe prima o dopo Natale? Quando arrivano i nuovi banchi monoposto in legno? I colloqui con i genitori si faranno? E come? Gli istituti superiori di Oristano procedono tra incertezze e ipotesi da verificare, in attesa anche del nuovo decreto del Governo. Ecco come va, scuola per scuola.
“La didattica a distanza per il momento procede positivamente”, dichiara il dirigente scolastico Salvatore Maresca, dell’Istituto magistrale “Benedetto Croce” di Oristano. Tra le ultime novità c’è l’arrivo dei nuovi banchi monoposto in legno che andranno a sostituire quelli in plastica o quelli vecchi, inadatti. “Dal 1° al 12 dicembre”, dice il dirigente Maresca, “ho disposto in una circolare l’incremento al 100% della Dad anche per le lezioni individuali di strumento, che solitamente si tengono in presenza il pomeriggio. Questo perché ci è stato comunicato l’arrivo dei nuovi banchi a partire da domani, venerdì 4 dicembre. Grazie al prezioso aiuto della SPO Servizi, la società in house della Provincia di Oristano, e alla collaborazione del personale dell’Istituto, dovremo dunque caricare e scaricare i nuovi arredi, dopo aver rimosso vecchi banchi e sedie”.
Per quanto riguarda i colloqui, bisognerà adattarsi: “Ogni docente”, spiega il preside Maresca, “metterà a disposizione un’ora settimanalmente e i genitori degli studenti potranno prenotarsi per un colloquio sulla piattaforma didattica di Teams. Stiamo chiedendo loro un account gmail per aggiornare i nostri database e devo dire che – al pari degli studenti, che stanno rispondendo bene ai mezzi tecnologici – anche i genitori sono molto collaborativi in questo senso”.
Nessun banco nuovo in arrivo, invece, per l’Istituto tecnico industriale “Othoca” di Oristano. “Al momento abbiamo ricevuto 160 sedie ergonomiche”, dice il dirigente scolastico Franco Frongia, “ma dei nuovi banchi richiesti, circa 150, ancora niente. Aspettiamo fiduciosi”.
L’attività didattica comunque continua: lezioni a distanza e ragazzi a scuola solo per le attività laboratoriali. “Gli studenti stanno frequentando con attenzione e partecipazione i nostri laboratori tecnici. Sono divisi in piccoli gruppi e lavorano in totale sicurezza. Vedremo ora questo eventuale rientro in aula, in base al nuovo Dpcm. Sono tante le ipotesi che si stanno facendo ma il nodo principale resta invariato: i trasporti”.
“Ai primi di novembre”, spiega il preside Frongia, “abbiamo inviato un monitoraggio preciso con tutti i dati di ingresso e uscita dei nostri studenti pendolari. Speriamo si possa lavorare per un rientro in classe sicuro con un sistema trasporti funzionale anche in base ai dati da noi forniti”.
L’unica nota dolente, per ora, evidenziata dal dirigente scolastico è l’assenza di una connessione in fibra ottica. “Siamo l’unica scuola – un’Istituto tecnico con un indirizzo informatico, fra l’altro – a non poter usufruire della fibra ottica”, lamenta Franco Frongia. “Per ora ci affidiamo a un ponte radio che ci offre un’azienda del porto di Oristano, vicina alla nostra sede. Questo è un problema che esisteva già prima dell’emergenza Covid ma che si fa sentire ora ancor di più”.
Per i colloqui, invece, l’istituto si è organizzato con un sistema di prenotazione online a disposizione dei genitori.
Chi invece rinuncia ai colloqui, almeno per ora, è l’Istituto superiore “Don Deodato Meloni” di Oristano, con sede centrale a Nuraxinieddu. Spiega il dirigente scolastico Gian Domenico Demuro: “A dicembre elaboreremo i primi esiti scolastici tramite i cosiddetti pagellini intermedi”.
L’attività didattica, anche per il “Don Deodato Meloni”, procede a distanza, ad eccezione per i laboratori che si tengono in presenza nella sede di via Carducci a Oristano sempre su turni e divisi per sezioni: la mattina frequentano i laboratori le classi terze, il pomeriggio alternati le quarte e le quinte. Quanto ai banchi monoposto, ci accontentiamo di quelli in plastica arrivati il mese scorso e abbiamo organizzato le aule anche con il riuso dei nostri vecchi banchi”.
Il convitto nella sede centrale di Nuraxinieddu è di nuovo attivo: al momento ospita una ventina di studenti, per arrivare poi ad accoglierne nei prossimi giorni 35 in totale. “Ognuno di loro ha una stanza singola”, dice il preside Demuro. “Tutti seguono a distanza le attività didattiche, con l’aiuto anche di educatori, e frequentano i laboratori: tutto nella massima sicurezza”.
Anche per il dirigente Gian Domenico Demuro il problema dei trasporti, per un eventuale rientro in aula in base al nuovo Dpcm, resta un’incognita ancora da risolvere: “Vedremo cosa accadrà, per ora continuiamo così”.