Mercoledì, 2 dicembre 2020
La grande mole di lavoro per l’emergenza coronavirus non distoglie gli operatori sanitari dalle altre richieste di aiuto, come quella lanciata oggi da un lettore: N.M., di Oristano, ore vuole raccontare la sua esperienza positiva.
“Il personale del 118 e quello del Pronto soccorso dell’ospedale San Martino di Oristano hanno accudito mia nonna, malata di Alzheimer in stato avanzato, dopo che oggi è caduta dal letto”, spiega. “Io e mia madre abbiamo cercato di risollevarla come potevamo, però ci siamo arresi e così ho dovuto chiamare il 118”.
“Nonostante la mole di lavoro, specie in questo periodo, sono arrivati in ambulanza un uomo e una donna della Croce Rossa Italiana che non hanno perso tempo”, spiega ancora il giovane. “Hanno portato mia nonna al Pronto soccorso di Oristano, dove le hanno fatto radiografia con esito ottimale, ed è stata dimessa in mattinata”.
“Li ringrazio molto perché da soli non ce la potevamo fare”, conclude il giovane.
Non mi sembra una novità, il 118 risponde sempre alle esigenze della popolazione, con l’aiuto di tantissimi volontari (sottolineo volontari, che senza nessun rimborso dedicano il loro tempo libero per aiutare la COMUNITÀ).
Hai ragione, non è una novità, ma è comunque giusto ringraziare ed evidenziare il loro operato.
Grazie infinite ♥️