Sabato, 20 marzo 2021
Leggere uno alla volta i nomi delle vittime innocenti delle mafie e ricordare l’importanza dell’impegno civico e della lotta alla criminalità. Così gli studenti del liceo classico di Oristano hanno celebrato la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno, in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Stamane al “De Castro”, sede del presidio dell’associazione “Libera”, era presente Claudia Loi, la sorella di Emanuela, l’agente della scorta di Paolo Borsellino rimasta uccisa nel 1992 insieme al giudice siciliano, nell’attentato di via D’Amelio.
Hanno partecipato all’iniziativa l’arcivescovo arborense monsignor Roberto Carboni, il sindaco di Oristano Andrea Lutzu, il vicesindaco Massimiliano Sanna, il prefetto Gennaro Capo, il questore Giuseppe Giardina, alcuni amministratori locali del territorio e tanti esponenti delle associazioni, dei sindacati e del mondo del volontariato cittadino.
Tanti i momenti di riflessione che hanno caratterizzato la giornata in memoria delle vittime delle mafie. A partire dall’introduzione delle studentesse Lucrezia Lacasella e Giada Oppo, referenti del presidio “Libera”, fino ad arrivare alle parole di Claudia Loi, che ha ricordato commossa il suo legame con la sorella Emanuela.
Il dirigente scolastico Pino Tilocca ha evidenziato l’importanza di “Libera”. “Per la prima volta celebriamo la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno, lo facciamo grazie all’impegno del presidio di ‘Libera’. È un’associazione che parla ai giovani, non è un caso che alle sue manifestazioni l’80% dei presenti siano ragazzi”.
“In questo momento”, ha sottolineato il preside del liceo classico, “è importante guardare al futuro, non dimenticandoci però del nostro passato. Pensiamo a un domani ricco di solidarietà, vicinanza sociale e legalità”.
Hanno partecipato all’organizzazione della manifestazione, che si è tenuta all’aperto, nel piazzale interno del “De Castro”, i professori Dora Pinna, Rita Sanna, Sabrina Sanna, Graziella Illotta, Gianna Niola, Giancarlo Meloni e Ilaria Biolchini.
