Dall’est Europa fino a Mistras: la storia del falco pescatore fotografato da Alberto Cherchi

Un racconto tra viaggio e natura. Scambio di conoscenze grazie anche ai social

Giovedì, 25 marzo 2021

Un falco pescatore inanellato nel 2014 – Foto Alberto Cherchi

Un viaggio lungo sette anni – o forse anche di più – che dalla Repubblica Ceca ha portato un falco pescatore fino alle acque dello stagno Mistras, importantissima zona umida fra Oristano e Cabras. Non è la prima volta che succede, e non è neanche l’unico esemplare a fare questo viaggio, ma – grazie ai social, un po’ di fortuna e una grande passione – ora sappiamo qualcosa in più di questo falco.

La prova di questa migrazione è uno scatto fotografico dell’oristanese Alberto Cherchi, di professione salumiere ma con una grande passione per la fotografia naturalistica e per il birdwatching.

In questi giorni, durante uno dei suoi soliti appostamenti nello stagno di Mistras, Cherchi ha fotografato con il teleobiettivo un esemplare di falco pescatore giunto qui a svernare, lontano dalla sua terra d’origine dove aveva nidificato.

“Questo falco pescatore inanellato YA863 PRAHA è stato un’altra scommessa”, racconta Alberto Cherchi. “È il secondo inverno che lo osservo a Mistras e con un colpo di fortuna sono riuscito a contattare il suo inanellatore. Era stato inanellato nel 2014 durante una migrazione nella Repubblica Ceca”.

In Repubblica Ceca la cattura del falco pescatore prima dell’inanellamento – Foto pagina Facebook Alberto Cherchi

“Dopo aver individuato il suo codice”, spiega Alberto Cherchi, “ho provato a scrivere in un gruppo su Facebook “Rarità della Repubblica Ceca” sperando qualcuno potesse individuare il falco anellato e contattarmi. Non ci speravo e invece, dopo poco, sono stato contattato via mail da questo ragazzo che mi ha raccontato la storia del volatile. Un doppio risultato per me e per lui: io ho saputo finalmente da dove veniva il falco e lui, al contrario, fino dove è arrivato”.

Una storia di viaggio e di natura, così la definisce Alberto Cherchi, che sempre grazie alla rete di conoscenze nate sui social è riuscito a identificare anche un altro falco pescatore, questa volta più giovane e proveniente dalla Polonia.

Il falco pescatore C8A2 a Mistras – Foto Alberto Cherchi

“Questo esemplare targato C8A2″, spiega, “ha passato il suo inverno a Mistras. Dopo mesi di attesa e di ricerche sono stato contattato dal suo inanellatore, Tadeusz Mizera, in Polonia. La data di inanellamento è il 1° luglio 2020 a Rychlik. È un esemplare giovane, si vede anche dalle foto e dal suo piumaggio. Insomma, posso dire che sono proprio queste le soddisfazioni di questa mia passione”.

Inanellamento del falco pescatore nel 1° Luglio 2020 a Rychlik in Polonia – Foto pagina Facebook Alberto Cherchi

Un amore incondizionato per i falchi pescatori che da diversi anni porta Alberto Cherchi a passare anche da tre a cinque ore in macchina, aspettando il momento giusto per scattare. Una passione questa svolta sempre con il massimo rispetto – ci tiene a precisare – seguendo gli insegnamenti e consigli dati da Lipu Oristano, la sezione provinciale della Lega Italiana Protezione Uccelli, guidata da Gabriele Pinna, alla quale lo stesso Alberto è iscritto.

“Tutti questi esemplari, ma in generale la fauna presente nelle zone umide”, spiega Alberto Cherchi, “devono essere rispettati. Non si deve scendere dalla macchina per fotografarli: sono animali selvatici e si rischia di spaventarli, interromperli durante la pesca o, peggio ancora, farli scappare”.

La passione della fotografia naturalistica ha portato Alberto Cherchi ad esser apprezzato per i suoi scatti non solo da diversi appassionati, ma anche da riviste e case editrici specializzate nel settore.

“Quest’anno ho immortalato un falco pescatore impegnato durante l’atto della pesca”, racconta Alberto: “un momento molto difficile e raro da fotografare. Questa mia foto è stata molto apprezzata, con mia grande sorpresa. Mi ha contattato una casa editrice che pubblica di guide specializzate sugli uccelli e che a breve utilizzerà la mia foto”.

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