
Mercoledì, 3 marzo 2021
Il Comune di Oristano aderisce alla Carta dei diritti della bambina. Ieri il Consiglio comunale ha votato a favore della mozione presentata dalla consigliera comunale del Movimento 5 Stelle Patrizia Cadau, trasformata in ordine del giorno su richiesta della Commissione consiliare Servizi Sociali. La mozione era stata firmata anche da Danilo Atzeni, Marinella Canoppia e Luigi Mureddu (Psd’Az), Anna Maria Uras (Coraggio e Libertà – Insieme), Andrea Riccio (Progres), Monica Masia (Sport, salute, volontariato, natura), Maria Obinu ed Efisio Sanna (Pd).
“Nessuna città, nessuna provincia è sicura per le donne, non lo è neppure Oristano”, ha sottolineato ieri Cadau durante la riunione del Consiglio comunale. “Spesso le donne”, ha proseguito l’esponente M5S, “rinunciano alla propria autonomia e al proprio lavoro perché la società pretende che lo facciano. La Carta dei diritti della bambina fornisce alle bambine gli strumenti per rivendicare i propri diritti. Chi meglio del Comune può sposare uno strumento così importante e farsene promotore? Una bambina ha più probabilità di essere stuprata, strumentalizzata, abusata, mutilata e sposata. Non accade quasi mai a parti rovesciate. Dobbiamo lottare per i diritti delle nostre bambine”.
“L’idea di aderire alla Carta della bambina”, ha spiegato Cadau, “arriva dalla Commissione Pari Opportunità. Voglio ringraziare l’ex presidente Alessandra Pusceddu, che è anche rappresentante della Fidapa di Oristano, perché ci ha sottoposto questo importante documento alcuni mesi fa. La Carta dei diritti della bambina è una grande opportunità per il nostro Comune”.
Lunedì scorso la mozione presentata da Patrizia Cadau aveva ricevuto il via libera della Commissione consiliare Servizi Sociali, ieri è arrivato anche quello del Consiglio comunale.