Mercoledì, 14 luglio 2021
Inutilizzabile da oltre due anni, il molo “I” del porto turistico di Torre Grande è stato ripristinato nei giorni scorsi. I due pontili galleggianti del molo che avevano ceduto sono stati sostituiti con due nuovi moduli. L’intervento ha scatenato una nuova diatriba tra il Cda delle Marine Oristanesi insediatosi a giugno presieduto da Gianni Salis, in quota Tharros Yatching, e il vecchio Cda guidato da Costantino Porcu, in quota Circolo Nautico Oristano.
“Nei due anni e mezzo trascorsi”, si legge in una nota che Gianni Salis ha indirizzato ai diportisti, “la società Marine Oristanesi ha colpevolmente omesso l’obbligo della cura e manutenzione del bene pubblico in concessione e rinunciato all’utilizzo di posti ormeggio, che avrebbero potuto soddisfare le numerose richieste, privandosi, nel contempo, dei relativi conseguenti introiti con evidente danno economico per la società. Questa amministrazione, all’atto del suo insediamento, si è immediatamente attivata per affrontare e cercare di avviare a soluzione anche questo problema”.
“Nel volgere di una sola settimana”, scrive ancora Salis, “si è provveduto, avendo acquisito le previste autorizzazioni dall’Autorità Marittima, allo smontaggio dei due vecchi pontili danneggiati, al varo e posizionamento dei nuovi pontili, alla sostituzione delle catene di ancoraggio compromesse, all’allineamento e ancoraggio dell’intero molo ‘I’, al ripristino e messa in sicurezza della passerella di accesso al molo e alla posa di 17 risalite, precedentemente inesistenti in quanto i vecchi pontili erano dotati di fingers”.
“Il nuovo Consiglio di amministrazione”, puntualizza il presidente del Cda che si è insediato il mese scorso, “sta profondendo ogni possibile sforzo, anche finanziario, nel tentativo di fare fronte alle carenze e/o omissioni ereditate dalle precedenti amministrazioni. Tutti gli sforzi, infatti, sono orientati a mettere in sicurezza la struttura portuale, renderla più fruibile, gradevole, funzionale e sempre più rispondente alle esigenze dell’utenza”.
“Chiediamo ancora una volta comprensione e collaborazione”, conclude Salis, “nonché l’aiuto da coloro che hanno a cuore il miglioramento e il rilancio del porto turistico, per fare sì che esso possa, nel tempo, raggiungere livelli accettabili per poi, eventualmente, puntare all’eccellenza. Le precondizioni ci sono tutte ma occorrono ancora tempo, pazienza e collaborazione da parte di tutti”.
Alle accuse lanciate da Salis ha risposto Costantino Porcu che rivendica ancora il ruolo di presidente della società, contestando la legittimità del nuovo cda: “La questione dei due pontili era già in ballo almeno da diversi mesi. Tra marzo e aprile siamo stati noi a ordinarli alla ditta Progetto Sviluppo Porti di Giuseppe Sanna. È stato il mio Cda”, continua Porcu, “a pagare l’acconto del 40% la scorsa primavera. Nella sede delle Marine Oristanesi sono conservate le fatture che lo dimostrano”.
“Il merito di questo intervento”, conclude, “non è quindi di Salis, ma del mio Cda. Non hanno resistito alla tentazione di fare dello sciacallaggio. Questo non è chiaramente un intervento che si programma in una sola settimana. Dicono di aver fatto tutto in soli sette giorni, ma non è possibile perché i pontili li devi anche costruire. Quello presieduto da Salis è un Cda abusivo, sono io il presidente legittimo delle Marine Oristanesi”.