Venerdì, 5 novembre 2021
“Ragazzi, sviluppate un pensiero critico e cercate di non idolatrare le persone che seguite”. Detto da una influencer e modella con 420mila follower su Instagram, forse suona un po’ strano. Ma Giorgia Soleri – fra gli ospiti più attesi nella prima giornata del festival “ConnEtica”, aperto ieri a Oristano – non era qui per promuovere se stessa. Ha parlato di social e di mondo digitale, di impegno e di buone cause.
Voleva ascoltarla e vederla soprattutto la comunità giovanile, ma lei è riuscita a coinvolgere con un dibattito finale anche il resto del pubblico, magari di età differente e poco pratico su Instagram, ma curioso e attento.
La Soleri ha parlato a tutti – specialmente affrontando il tema della vulvodinia e del suo attivismo – ma in particolare poi si è rivolta ai giovani, sottolineando la potenza dei social e parlando di esperienze personali. “Come mai viene sminuito ciò che si condivide sui social? Perché, la vita vera non sta sui social? Perché criticarli e pensare che non siano un riflesso della vita non digitale?”
“Certo, si deve fare una selezione, scegliere quanto si pubblica e si fa vedere, come del resto facciamo nella vita dal vivo tutti i giorni”, ha sottolineato Giorgia Soleri, ricordando che è importante capire in che modo usare questi importanti mezzi di comunicazione e quali obiettivi si spera di raggiungere.
Riprendendo l’essenza del festival, Soleri ha parlato di uso responsabile ed etico dei social: “Niente di diverso da quello che cerco di fare normalmente: ricordare che le mie azioni hanno delle conseguenze, non solo nelle persone intorno a me, ma anche nei confronti della collettività in generale”.
Ovviamente, quel che facciamo sui social può produrre “qualcosa di positivo: dovremmo cercare di usare questa positività per qualcosa di bello e buono, per noi stessi e per gli altri”.
Ai giovani tentati di seguire le sue orme, un consiglio (“super personale e non da esperta, perché in questo non ho alcun tipo di competenze”): è importante trovare “argomenti che non siano semplici e sviluppare un proprio pensiero critico. Senza idolatrare le persone che si seguono”.
Previsioni sul futuro? Nessuna sulle possibili evoluzioni della comunicazione digitale, ma una certezza sì, per Giorgia Soleri: “Sarò sempre presente sui social. Non posso sapere se questa sarà un’attività lavorativa che durerà per tanto tempo. Spero però ci siano sempre tante occasioni di crescita, anche diverse dall’ambito in cui lavoro adesso. Sicuramente i social li userò sempre, perché è una cosa che fa parte di me e da cui non posso in alcun modo distaccarmi”.
Giorgia Soleri. Venticinque anni, milanese d’origine e romana di adozione, si definisce “femminista guastafeste”. Da qualche anno ha iniziato un proprio percorso da attivista, affrontando i temi del femminismo intersezionale e sensibilizzando sul tema delle malattie uro-genitali – vissuto in prima persona, a causa dell’endometriosi. Nei mesi scorsi la deputata oristanese Lucia Scanu (M5S) – che ad aprile aveva presentato una proposta di legge che mira a un maggior riconoscimento della patologia – aveva ringraziato la giovane influencer per aver raccontato la sua testimonianza.
La deputata Lucia Scanu (M5s), dopo gli appelli di Giorgia Soleri su Instagram, ha presentato ad aprile una proposta di legge che mira a un maggior riconoscimento della patologia.
La terza giornata del Festival. ConnEtica si concluderà domani – sabato 5 novembre – con una giornata dedicata al tema “La città dei 15 minuti” (coordinatrice scientifica Ester Cois, moderatrice Maura Falchi).
A partire dalle 10, all’Istituto “De Castro” proseguiranno i laboratori a tema. Presente Francesco Sonis con il laboratorio “Tecnologia ed Etica negli scacchi”. Primo giocatore italiano a vincere un campionato europeo giovanile a Riga, in Lettonia, Sonis è Grande Maestro Internazionale – è il massimo titolo nella carriera scacchistica – e fa parte della Nazionale scacchistica italiana. A seguire, ci sarà Carmelo Di Bartolo con “La città dei 15 minuti. La città leggera”.
Nel pomeriggio, dalle 16,30 presso la sala conferenze dell’Hospitalis Sancti Antoni, si svolgerà il primo intervento pubblico, dal titolo “La costruzione delle politiche urbane”, a cura di Ivana Pais.
Spazio poi alle 17.30 per Arnaldo “Bibo” Cecchini con “Il diritto alla città. La città è parte della soluzione, non il problema”.
Alle 18.30 Caterina Giannatasio parlerà su “Le nuove tecnologie, la qualità sociale e l’accessibilità dei luoghi”.
Chiuderà la serata, alle 19.30, “La coproduzione di politiche con i cittadini in interventi globali di riabilitazione del quartiere” a cura di Oriol Nel.lo. Laureato in Geografia presso l’Università Autonoma di Barcellona, Master alla John Hopkins University (Baltimora e Bologna), Oriol Nel.lo è stato per circa dieci anni direttore dell’Institut d’Estudis Metropolitans de Barcellona. Deputato nel Parlamento della Catalogna dal 1999 al 2003, dal 2004 è Segretario generale della Pianificazione della Comunità Autonoma Catalana. È autore di numerosi saggi ed articoli, di recente ha curato i volumi “Aqui no! Conflictes territorials a Catalunya” e “Ciutat de ciutats”.