Chi conserva testimonianze sul Palazzo degli Scolopi? Appello con “Costruiamo la memoria”

Un progetto dell'assessorato alla Cultura e dell'Archivio storico

Mercoledì, 3 novembre 2021

Tra le iniziative programmate per Monumenti Aperti, l’assessorato alla Cultura e l’Archivio storico comunale – in collaborazione con la Fondazione Oristano – hanno proposto “Costruiamo la memoria”, un progetto di raccolta e digitalizzazione di immagini fotografiche sul Palazzo degli Scolopi.

“L’obiettivo è coinvolgere tutti i cittadini nella creazione di una banca dati fotografica per raccontare la storia del Palazzo civico, orgoglio della città” spiega l’assessore alla Cultura Massimiliano Sanna.

L’edificio degli Scolopi ospita l’aula consiliare e diversi uffici dell’Amministrazione municipale. Le prime notizie storiche che testimoniano l’esistenza del complesso risalgono al 1536 e sono tratte dai verbali delle riunioni del Consiglio civico.

Nella struttura – già sede di un convento gesuita – gli Scolopi fondarono un proprio istituto, attivo dal 1682, grazie alle sovvenzioni del munifico mercante Michele Pira. La vocazione pedagogica fu alla base della nascita in città delle scuole pie che occupavano il piano inferiore del convento e rimasero attive fino al 1886, anno di soppressione degli ordini religiosi. Da esse germoglierà il Regio Ginnasio.

Dal 1830 si intervenne sul complesso architettonico, ristrutturandolo in modo consistente, anzitutto sulla parte monumentale, l’ex chiesa di San Vincenzo, che trovava posto nell’attuale aula consiliare, detta degli Evangelisti: lo attestano le quattro statue collocate in nicchie sulle pareti perimetrali. Durante il periodo fascista e per vari decenni l’edificio
diventò sede del Tribunale e degli uffici giudiziari.

“Il progetto ‘Costruiamo la memoria’ non ha solo lo scopo di arricchire e consolidare il patrimonio istituzionale dell’Archivio storico, ma soprattutto quello di ricostruire le varie fasi di vita del Palazzo degli Scolopi, perché la storia personale e quella delle istituzioni possano contribuire a raccontare quella di una comunità in continuo cambiamento”; osserva l’assessore Sanna.

Massimiliano Sanna

“Le testimonianze del passato che molti di noi custodiscono in casa”, prosegue Massimiliano Sanna, “rischiano di non essere condivise con le nuove generazioni. Costruiamo la memoria ha perciò l’ambizione di offrire un contributo importante alla realizzazione, ricostruzione e mantenimento dei ricordi collettivi: tutti sono dunque invitati a collaborare portando vecchi negativi, foto, diapositive, cartoline o altre fonti documentarie. Si tratta solo di un prestito temporaneo, perché in pochi giorni il materiale sarà visionato e digitalizzato dall’Archivio storico comunale, per poi essere restituito con cura al proprietario che, nell’occasione, potrà fornire, se vorrà, informazioni, riferimenti, suggerimenti, in modo tale da rendere le immagini davvero parlanti”.

Chi desidera partecipare al progetto lo potrà fare entro il 31 dicembre. Per consentire all’amministrazione l’utilizzo nel tempo delle immagini o di altri documenti dovrà firmare una liberatoria consegnando il proprio materiale presso gli uffici dell’Archivio storico, al piano terra del Palazzo degli Scolopi, piazza Eleonora 25. Per un primo contatto si può telefonare al numero 0783.791.490 o scrivere all’indirizzo di posta elettronica
archiviostorico@comune.oristano.it.

“La collaborazione sarà preziosa: il nostro intento è quello di allestire una mostra e una guida”, conclude l’assessore Sana. “Il documento più antico resterà esposto attraverso una riproduzione che citerà il benemerito collezionista”.

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