Giovedì, 16 dicembre 2021
Il laboratorio di tecnologie digitali per gli studenti dell’istituto Othoca di Oristano e le imprese della provincia è stato inaugurato stamane nella sede di via Zara della scuola. Presentato ufficialmente già a maggio del 2019, il Fab Lab è stato frenato dalla pandemia di Covid-19. Ora entra finalmente nella fase operativa e si apre al territorio.
Il progetto era partito cinque anni fa dalla sinergia tra il Consorzio industriale provinciale, l’Itis Othoca e la Confartigianato di Oristano. Il Comune di Oristano lo ha finanziato con le risorse arrivate con il progetto Oristano Est. Adesso l’obiettivo del Fab Lab è avvicinare le nuove generazioni alle tecnologie del futuro e al lavoro di squadra.
Sono diverse le isole di lavoro presenti nel laboratorio. Si va da scanner e stampanti 3D alla tagliatrice laser, fino ad arrivare ai robot e alla fresa a controllo numerico.
A tagliare il nastro inaugurale sono stati simbolicamente il dirigente scolastico dell’Othoca Franco Frongia, l’assessora regionale all’Industria Anita Pili, il sindaco di Oristano Andrea Lutzu, il presidente del Cipor Nando Faedda e il segretario generale della Confartigianato di Oristano, Marco Franceschi.
“Siamo rimasti in stand-by per parecchio tempo a causa del Covid-19”, commenta il dirigente scolastico Franco Frongia, “con la pandemia le attività didattiche sono andate a rilento. Ma questa è una giornata importante, stiamo ripartendo, con l’obiettivo di formare i ragazzi all’uso di particolari macchine. Vogliamo che i nostri studenti si interfaccino con varie aziende del territorio”.
In questa fase sono una trentina gli studenti del triennio conclusivo dell’Othoca coinvolti nel progetto. “I ragazzi”, sottolinea Frongia, “arrivano dall’indirizzo di Meccanica e Meccatronica, da quello di Elettrotecnica e anche dall’Informatica”. I referenti del Fab Lab sono i professori Ignazio Peddis, docente di Meccanica Meccatronica, e Stefano Mocci Demartis, docente di Informatica.
“Bisogna rafforzare le competenze per creare abilità personali coerenti e spendibili nel mercato del lavoro”, ha detto l’assessore regionale dell’industria, Anita Pili. “Il Fab Lab è una risorsa preziosa per il territorio, che consentirà di avvicinare le nuove generazioni alle tecnologie del futuro e a innovare le grandi tradizioni artigiane”.
“Per la Regione Sardegna è fondamentale supportare i progetti che restituiscono valore al territorio in termini di competenze e maggiori e migliori opportunità per i nostri giovani e per le nostre imprese”, ha aggiunto l’assessore Pili. “Un passo avanti, oltre la tradizionale alternanza scuola lavoro, che può gettare le basi per un nuovo modello di interazione tra offerta e domanda di lavoro altamente specializzata”.
“Si tratta di un progetto pilota di grande valore”, interviene il sindaco Andrea Lutzu, “la mia amministrazione ha avuto la lungimiranza di continuare un lavoro avviato negli anni scorsi dalla precedente. Il fine del progetto deve essere formare tanti ragazzi e sfruttare l’innovazione tecnologica per dar loro un’opportunità di lavoro nel nostro territorio. Purtroppo uno dei grandi problemi dell’Oristanese è la carenza di lavoro. Siamo chiamati invertire questo trend e a offrire ai giovani nuove prospettive per evitare che siano costretti a fare le valigie”.
“È un progetto che nasce da lontano”, aggiunge il presidente del Consorzio industriale provinciale, Nando Faedda. “Il Fab Lab è un laboratorio pensato per avvicinare i giovani alle tecnologie innovative e alle imprese del territorio. Grazie a questo laboratorio i ragazzi dell’Othoca saranno più preparati quando, una volta concluso il percorso scolastico, entreranno nel mondo del lavoro”.
Grande soddisfazione anche da parte della Confartigianato. “Abbiamo aderito al Fab Lab sin dalla stesura del progetto”, dichiara il segretario provinciale, Marco Franceschi. “È importante consentire alle imprese di accedere a una tecnologia avanzata. Si tratta di un’opportunità che difficilmente le piccole realtà del nostro territorio potrebbero cogliere se non ci fosse un progetto come questo”.
“Le imprese”, conclude Franceschi, “ora potranno non solo scoprire quali siano le tecnologie più adatte alle specifiche esigenze di produzione, ma anche entrare in contatto con i futuri lavoratori. Sarà centrale il coinvolgimento degli studenti attraverso strumenti come l’alternanza scuola-lavoro e l’apprendistato. Sarà inoltre importante il ruolo dell’ente di formazione Artigian Service, che garantirà reali opportunità formative per i ragazzi e per le imprese”.