Lunedì 10 gennaio 2021
Già penalizzata per decenni dalla minacciosa presenza del passaggio a livello, la casa di riposo “Eleonora d’Arborea”, in via Vandalino Casu, in queste settimane deve fare i conti con le disastrose condizioni della strada che collega la provinciale con la struttura privata.
Non si lamentano sono solo i dipendenti, ma anche familiari e amici degli ospiti anziani, costretti ad avventurarsi nel fango su un tratto di poche decine di metri di strada decisamente impraticabile. Dovrebbe occuparsene l’Amministrazione provinciale di Oristano, ma i risultati si vedono.
“Le piogge di questi giorni hanno reso ancora più rischioso l’ingresso alla casa di riposo”, denuncia il nipote di una ospite. “Quelle non sono pozzanghere ma buche pericolose. E a piedi è impossibile accedere alla struttura”.
Gli operatori del 118 ed il personale hanno nuovamente denunciato anche la presenza ingombrante del passaggio a livello. “Una vera e propria trappola”, commenta un volontario impegnato sulle ambulanze. “Di recente dovevamo trasferire un anziano ospite in ospedale ma siamo stati costretti a rimanere fermi nell’ambulanza per oltre 20 minuti. Le sbarre erano abbassate in attesa del transito del treno. E non è stata la prima volta”.
Anche l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea Lutzu aveva promesso un intervento risolutivo, ma dopo quasi tre anni la situazione non è cambiata.
Un progetto – mai attuato – consentirebbe l’apertura di un secondo ingresso per la casa di riposo sul vicolo Volta, una stradina privata. Ma i residenti stanno ancora aspettando una proposta del Comune.
Oristano sei una vergogna!
Nella infinita attesa di una nuova entrata, si sarebbe potuto dotare il passaggio a livello di apertura rapida, come quella in funzione nella strada 388 per Simaxis.