spot_img
giovedì, Gennaio 23, 2025

Tam tam sui social: gli studenti pensano a uno sciopero e chiedono un rientro a scuola in sicurezza

Un copia e incolla che va avanti da ore sta raggiungendo i giovanissimi in tutta la Sardegna

Foto d’archivio

Domenica, 9 gennaio 2022

Già posticipato di qualche giorno per dare la possibilità agli studenti di aderire a uno screening per verificare la diffusione dei contagi da coronavirus, il rientro a scuola dopo le vacanze natalizie potrebbe dover fare i conti con uno sciopero. Il tam tam sulle chat e i gruppi WhatsApp è partito già da qualche ora.

Ed ecco che sugli smartphone di migliaia di studenti sardi sta rimbalzando un messaggio che invita i giovanissimi ad aderire in massa alla protesta.

Gli studenti denunciano “l’inadeguatezza delle direttive regionali relative alla gestione dei contagi” e insistono chiedendo “un rientro in presenza sicuro”.

Da qui la decisione di proclamare “un’assenza di massa degli studenti”.

Il messaggio invita i giovani ad aderire allo sciopero in tutta l’isola.

Pochi giorni fa migliaia di dirigenti scolastici italiani, tra cui diversi oristanesi, avevano chiesto due settimane di lezioni a distanza, per evitare un ulteriore aumento di contagi. I presidi avevano indirizzato un appello al premier Mario Draghi e al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

Nelle scorse ore alcuni sindaci hanno deciso di chiudere per una settimana le scuole. Hanno scelto di intraprendere questa strada anche a Cabras e a Milis.

6 Commenti

  1. Ritorno in sicurezza non vuol dire niente, non esiste la sicurezza assoluta.
    Hanno fatto abbastanza vacanza, lo sciopero è ridicolo.
    Chi è malato sta a casa, tutti gli altri in classe come è sempre stato. Il covid per loro è senza sintomi o come un raffreddore.

    • Non è che perché siamo ragazzi siamo immuni e non sviluppiamo sintomi. Come un adulto può stare bene e non avere sintomi noi possiamo stare male. E sopratutto ci sono ragazzi che vivono con parenti che hanno patologie. Quindi due settimane per far sistemare la situazione sarebbero ottime a parer mio.

    • Rientro in sicurezza vuol dire non dover stare in classe a 30 centimetri l’uno dall’altro per 6 ore, rientro in sicurezza vuol dire che se un ragazzo è positivo tutta la classe deve stare in quarantena e poi il COVID per noi può essere pure uno stupido raffreddore ma ti faccio notare che a casa abbiamo anche una famiglia

  2. Pienamente d’accordo con gli studenti, la situazione è ormai fuori controllo, l’ATS di Oristano e credo anche le altre ATS , purtroppo non riescono più a monitorare e tenere sotto controllo questo virus con grosse difficoltà, la situazione non e per niente stabile, riprendere le lezioni in presenza e una follia, ma purtroppo al governo poco importa. Ora come ora servirebbe la DAD.

  3. Scioperano perché a scuola non sarebbe sicuro e poi? Poi escono in giro dove invece è tutto sicuro? L’anno scorso che stavamo peggio protestavano contro la DAD perché era necessario socializzare.. A scuola e basta

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci qui il tuo nome

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.

ULTIME NOTIZIE