Martedì, 8 febbraio 2022
C’è anche la firma del commissario straordinario della Provincia Massimo Torrente e quelle del consigliere comunale di maggioranza, l’azzurro Gigi Mureddu (che ha annunciato una mozione) e di minoranza Danilo Atzeni, nella petizione inviata dai rappresentanti del Comitato spontaneo di Città Giardino al sindaco di Oristano Andrea Lutzu. Si contesta l’attivazione di 32 parcheggi a pagamento nel quartiere che si affaccia proprio davanti al palazzo della Provincia e se ne chiede la riduzione.
Gli operatori del Consorzio Park che gestisce ad Oristano il servizio la scorsa settimana hanno realizzato i nuovi stalli e ieri hanno installato anche il totem.
I residenti, però contestano. Hanno scritto al sindaco Lutzu lamentando la decisione del Comune di aver rispolverato una delibera di Giunta dopo un anno e mezzo e poco prima della campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale.
“Leggendo i giornali e internet si apprende che c’è stata una relazione tecnica dei vigili urbani che lamentavano la presenza – è scritto nella petizione – soprattutto all’uscita delle scuole superiori, di una modalità di sosta vietata ed in doppia fila di numerose auto, creando intralcio e pericolo anche per i ciclisti. Contattando la società che gestisce i pagamenti si apprende che l’abbonamento mensile varia da 20 e sino a 40 euro. Questo determina un costo per singola famiglia di non meno di 220 euro all’anno solo per sostare la propria auto, in caso di due auto sarebbe il doppio”.
“Facciamo notare – si legge ancora nella petizione – che anche con le strisce blu si sarebbe comunque un intralcio alla circolazione e non eliminerebbe il problema della sosta selvaggia. Ci chiediamo se non sarebbe opportuno inviare i vigili urbani per un puntuale controllo suggerendogli di regolamentare anche le auto nel parcheggio non usufruito vicino all’Inail? Ancora più sconcertante – si legge ancora nella petizione- il fatto che l’assessore Francesco Pinna aveva fatto modificare i parcheggi davanti al Market Frongia, su suggerimento proprio dei residenti, perché troppo vicini all’incrocio. Nell’occasione l’assessore non accennò minimamente ai parcheggi a pagamento, nonostante la delibera richiamata nella petizione, sia del dicembre 2020”.
“Appare evidente che la scelta di creare ulteriori stalli a pagamento non solo in centro – si legge ancora – ma anche nelle periferie, sia una evidente e spasmodica ricerca di introiti a discapito della logica di gestione del bene pubblico. Oppure il fatto che la via Segni sia stata oggetto di rifacimento del manto stradale sia stata penalizzata con i parcheggi a pagamento? Nella speranza che l’amministrazione, prima della conclusione della prossima campagna elettorale si adoperi a riprogrammare al 50% gli stalli e a far intervenire i vigili urbani per una corretta sosta dei cittadini che attendono gli studenti, restiamo vigili affinché tale situazione venga risolta in tempi congrui”.
“Gli stessi residenti – conclude la petizione – si adopereranno per raccogliere il maggior numero di firme per manifestare in maniera educata il proprio disagio ed i diritto di critica costruttiva inviando a tutti la lamentela”.