Al cinema il film “Koza Nostra”, scritto anche da Giulia Magda Martinez e con un po’ di Ucraina

Parla la giovane sceneggiatrice di Oristano

Giulia Magda Martinez alla presentazione stampa del film Koza Nostra insieme a Giovanni Dota

Giovedì, 28 aprile 2022

Un mafia – movie in commedia, tra sparatorie e risate, e con protagonista una donna ucraina, Vlada: una sorta di “risolutore” o, meglio ancora, di uragano vivente. È quanto vedremo sul grande schermo tra pochi giorni.

Arriva in sala dal 19 maggio, la leggera e divertente “Koza nostra”, opera prima di Giovanni Dota e che vede tra gli sceneggiatori anche l’oristanese Giulia Magda Martinez.

“Ho partecipato come sceneggiatrice insieme a Giovanni Dota, Matteo Visconti e Anastasiia Lodkina, una ragazza ucraina da cui, in realtà nasce tutto”, racconta Giulia Magda Martinez. “L’idea è stata sua e poi da lì siamo subentrati noi come sceneggiatori”.

Scrivere per il cinema è un lavoro/passione tanto affascinante quanto difficile ma Giulia Magda Martinez, che già da tempo ha preso questa strada, continua a farlo con successo. Dopo il suo corto “The last Fascist”, in gara al “Ce l’ho corto Film festival 2020”, giudicato il migliore della sezione “Ce l’ho Corto Ufficiale” da Cabiriams, nei panni di regista, ora la rivediamo in quelli di sceneggiatrice per “Koza Nostra”.

“Koza nostra”, spiega Giulia Magda Martinez, “nasce da una miscela esplosiva tra commedia e gangster movie: racconta di genitori e figli e di quanto sia difficile essere gli uni e gli altri. Parla anche di come i genitori debbano saper riconoscere il momento opportuno per far volare via i figli e come questi ultimi, allo stesso tempo, devono anche riuscire a ritornare al nido nel momento del bisogno. Tutto questo, però, è condito di crime, vendette, sparatorie, inseguimenti e minacce che sono parte integrante del contesto mafioso in cui si svolge tutta la scena”.

Giulia Magda Martinez durante la presentazione stampa del film alla Casa del cinema di Roma

Il mix di generi tra gangster movie e commedia nasce sin dal principio nella fase di scrittura. “Abbiamo cercato, a partire dalla sceneggiatura, di trovare un equilibrio tra questi due generi, senza mai spingerci troppo verso l’uno o l’altro”, prosegue Giulia Magda Martinez. “Un esperimento, questo, che io e Giovanni Dota avevamo già provato a fare in un precedente cortometraggio “Fino alla fine”. Giovanni è il regista con cui ho sempre lavorato sin dai tempi del Centro sperimentale di Roma. Ci siamo conosciuti lì e abbiamo continuato a lavorare insieme”.

Il punto forte del film, in effetti, sta anche nella squadra e nelle persone che ci hanno lavorato. “La cosa che mi piace di più di Koza Nostra”, conferma Giulia, “oltre ad esser stato realizzato da giovani, è che parte della squadra che ha partecipato al cortometraggio “Fino alla fine”, fatto a scuola, ha lavorato poi anche in questo film. A partire da Giovanni in qualità di regista, io come sceneggiatrice insieme a lui, fino alla montatrice Giorgia Currà, a uno dei due direttori della fotografia, Andrea Manenti e ad Andreas Russo, che ha curato le musiche. Siamo cresciuti tutti insieme e, sempre insieme, abbiamo esordito con il nostro primo film. Un aspetto che ha portato sicuramente un grandissimo entusiasmo e affiatamento durante la lavorazione del film”.

Riprese del film non facili, considerato il periodo in cui sono state svolte e che, a sentire la sceneggiatrice oristanese, è stata “una vera e propria avventura”.

“Il progetto nasce nel 2020”, racconta Giulia Magda Martinez, “anche se abbiamo iniziato a scrivere nel 2019. È stato uno dei primissimi film girati durante la pandemia e questo ha comportato una marea di problemi. Erano le prime volte, nessuno aveva mai girato un film con queste restrizioni e poi, a prescindere, per noi era proprio la prima volta che giravamo un lungometraggio. Questo non ci ha fermato, anzi. Posso dire che la troupe è stata bravissima; gran parte di loro, durante il set, ha avuto il covid e ci sono state anche delle sostituzioni di molti capi reparto sempre durante le riprese. Non si può dire, quindi, sia stata una passeggiata ma ce l’abbiamo fatta e siamo tutti molto soddisfatti. È stata quasi una missione la nostra, di portare fino alla fine il film”.

Gli attori del film Koza Nostra per la presentazione alla stampa del film alla Casa del cinema di Roma

“Anche dal punto di vista della sceneggiatura, non è stato facile”, racconta sempre Martinez, “abbiamo dovuto fare tagli live mentre si girava, laddove era possibile e non è stato sempre facile. Anche lì, spero, siamo riusciti a fare un buon lavoro”.

Koza Nostra è stato girato tra la Sicilia, a Ragusa, i Carpazi e nei dintorni di Roma. Nonostante il riferimento all’Ucraina, il film non parla della guerra. Si è trattato di un caso, visti i tempi di lavorazione precedenti, e la troupe. Non si poteva immaginare quello che poi sarebbe successo in merito al conflitto russo-ucraino.

“Il motivo per cui è nata questa co-produzione”, spiega sempre Giulia Magda Martinez, “e che l’idea stessa del film, come ho detto, nasce da Anastasiia, una produttrice e sceneggiatrice ucraina e che ha presentato il film al Mia (Mercato internazionale dell’audiovisivo). Ha trovato grande interesse da Pepito Produzioni Film e UA Production con Rai Cinema e da qui è nata questa collaborazione”.

“La scelta della protagonista”, prosegue, “è avvenuta due anni fa ormai: Giovanni si è trovata di fronte a un grandissimo talento. Irma Vitovska è famosissima in Ucraina e sul nostro set è stata incredibile. Non parla una parola di italiano, si è studiata il copione in una lingua che non capiva per nulla ma ogni singola battuta ha comunque le intenzioni giuste. Una donna con una forza travolgente e anche questo è un aspetto che tengo a precisare: gli attori, in generale, sono molto vicini ad alcune caratteristiche che hanno nella vita reale, senza contare che alcuni degli attori che interpretano i figli del boss mafioso sono addirittura alla loro prima esperienza”.

E a proposto dell’attrice protagonista, Irma Vitovska, Giulia Magda Martinez spiega che in tutto questo tempo è stata in Ucraina, per aiutare il suo popolo e solo in questi giorni è in Italia per la presentazione stampa del film che si è tenuta alla Casa del cinema di Roma. Già da domani, Irma tornerà in Ucraina per continuare ad aiutare le donne e i bambini e dare loro riparo, trasportandoli dalle città bombardate a luoghi più sicuri.

“In questi giorni”, aggiunge Giulia Magda Martinez, “ha portato la sua testimonianza su quello che sta succedendo a Kiev. Suo marito, tra l’altro, è stato arruolato e lei è venuta qui da sola con suo figlio di undici anni”.

Irma Vitovska alla presentazione stampa del film alla Casa del cinema di Roma

Il film. “Koza nostra è la storia di Vlada Koza”, spiega Giulia, “una signora ucraina molto vitale, un uragano ma anche profondamente invadente. Lei ama prendersi cura degli altri, le piace dispensare consigli anche quando non richiesti senza rendersi conto di questo”. “La vedremo, per una serie di vicissitudini, in un contesto familiare particolare, in veste di governante in una famiglia mafiosa locale un po’ sgangherata. Qui non si limiterà a rassettare la villa ma si intrometterà nelle dinamiche familiari cercando di rimetterla in sesto, senza però rendersi conto che si tratta appunto di una famiglia mafiosa. Questo la porterà poi in situazioni rocambolesche e assurde”.

Sinossi. Quando Vlada Koza, una donna ucraina invadente e premurosa, diventa nonna per la prima volta, molla tutto e dai Carpazi raggiunge sua figlia in Italia piombandole in casa senza preavviso. Ma la ragazza non apprezza le attenzioni asfissianti della madre, preferirebbe cavarsela da sola, così caccia Vlada che si ritrova in mezzo alla strada e senza un soldo nell’entroterra siciliano. Un inaspettato incidente d’auto la trasforma nell’improbabile governante di Don Fredo, capo clan dei Laganà, una sgangherata famiglia mafiosa che lotta per non essere eliminata. Tutto sembra andare per il meglio fino al giorno in cui Vlada scopre la vera natura dei Laganà…

Qui una clip in anteprima del film.

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