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Giovedì, 26 maggio 2022
Dopo il successo riscosso dall’adesione all’iniziativa nazionale sulla salute femminile promossa dalla Fondazione Onda, l’Unità operativa di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale San Martino di Oristano sceglie di aprire stabilmente le porte delle sale parto a tutte le future mamme.
“Abbiamo riscontrato un ampio gradimento da parte delle donne nei confronti degli eventi (controlli, visite gratuite, ecografie 3D) da noi organizzati dal 26 aprile al 15 maggio per promuovere la salute femminile”, ha spiegato la direttrice del reparto di Ginecologia Francesca Campus, “eventi a cui hanno risposto diverse decine di persone. Sono state moltissime, in particolare, le gestanti che hanno richiesto di visitare il nostro punto nascita, per questo abbiamo deciso di andare oltre l’iniziativa episodica e di aprire, una volta alla settimana, le sale parto alle visite guidate dedicate a chi verrà a partorire da noi”.
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Le donne in dolce attesa potranno prenotare un appuntamento per visitare il punto nascita dell’ospedale oristanese: qui saranno accompagnate nel percorso dall’equipe ostetrico-ginecologica del San Martino che illustrerà loro i servizi e i comfort offerti dal reparto, spiegherà come sono organizzati il travaglio, il parto e la degenza e fornirà indicazioni sulla lista nascita e sulle pratiche di pre-ricovero.
Le visite guidate si svolgeranno, previo appuntamento ai numeri 0783 317250 o 0783 317264, tutti i venerdì, dalle ore 16 alle 18, e avranno la durata di circa 30 minuti ciascuna.
Sarà possibile accedere con turni di massimo quattro donne per gruppo. Nel rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid, l’ingresso sarà consentito dopo aver effettuato il pre-triage, alle gestanti dotate di mascherina Ffp2 e in possesso di Green pass e di tampone antigenico certificato eseguito entro le 24 ore precedenti.
L’apertura delle sale parto alle visite guidate è il primo passo di un processo di riapertura del punto nascita alle famiglie, che si realizza grazie al superamento della fase più critica dell’emergenza Covid. Un’emergenza che nel reparto di Ginecologia e Ostetricia è stata gestita, e continua a esserlo, attraverso percorsi dedicati alle donne positive al Sars Cov-2, che possono partorire in sicurezza e trascorrere la degenza in spazi riservati. Continuano e essere ammessi al parto i papà che lo desiderano, come consentito da oltre due anni, nonostante i limiti imposti dal Covid.
“La pandemia ci ha imposto nuovi modelli di lavoro e di accesso che ci hanno costretto ad allentare i rapporti con le famiglie”, ha proseguito la dottoressa Campus, “ma ci ha anche permesso di introdurre nuove pratiche per rendere il reparto, oltre che più sicuro, più ecologico. Ad esempio oggi, anziché sanificare tutte le fasce dopo ogni tracciato, che comporterebbe un enorme dispendio di risorse e un’usura maggiore di questi strumenti di lavoro, affidiamo a ciascuna gestante la sua fascia personalizzata in un’apposita bustina, che dovrà essere utilizzata solo per lei in occasione di ciascun controllo. Una piccola, ma significativa innovazione che va nel senso dell’attenzione alle donne e all’ambiente”.
L’Unità operativa di Ginecologia ha inoltre in cantiere diverse iniziative mirate a riavvicinare le gestanti alle strutture sanitarie. Prossimamente saranno organizzati eventi a tema per promuovere il benessere della mamma e del bambino e riallacciare così i rapporti con le donne in gravidanza.