giovedì, 6 Marzo, 2025

Sciopero della scuola: in provincia di Oristano una buona adesione

I primi dati dagli Istituti, diffusi dalla Gilda di Oristano: "Segnale forte e chiaro al Governo"

Scuola – Un’aula vuota

Lunedì, 30 maggio 2022

Nelle scuole della provincia di Oristano è stata alta l’adesione allo sciopero promosso da Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Anief, che hanno portato in piazza tutti i lavoratori in servizio nelle istituzioni scolastiche ed educative italiane.

L’impressione complessiva è che quello di oggi – 30 maggio – sia stato “uno sciopero molto più partecipato degli altri”, secondo Pino Ciulu, dirigente della Gilda Oristano, che ha diffuso alcuni dati sull’adesione alla protesta.

Un’adesione maggiore negli Istituti comprensivi, rispetto a quelli superiori.

Cabras ha registrato il 67% del personale in sciopero, forse il dato più elevato in provincia. A San Vero Milis l’adesione è stata al 61%, 34% a Samugheo e 35% a Santu Lussurgiu. Terralba ha raggiungo il 40% e l’Istituto comprensivo 2 di Oristano il 44%. Adesione al 100% al Cpia 4.

Da segnalare l’ampia adesione anche al Liceo Scientifico di Oristano, dove questa mattina era in sciopero il 44% del personale.

“Maggiori dati li avremo nei prossimi giorni”, ha fatto sapere ancora Pino Ciulu, che parla di “un segnale forte e chiaro al Governo”.

La protesta, infatti, è stata organizzata per l’assenza di risposta da parte di Governo italiano e Ministero dell’Istruzione in merito alle richieste di modifica del DL 36 avanzate dalle organizzazioni sindacali su formazione e reclutamento del corpo docenti recentemente approvato dall’esecutivo.

I sindacati chiedono lo stralcio dal decreto di tutte le materie di natura contrattuale; l’avvio immediato della trattativa per il rinnovo del Contratto, scaduto da tre anni, essendo ormai già iniziato un nuovo triennio contrattuale; l’implementazione delle risorse per addivenire all’equiparazione retributiva del personale della scuola agli altri dipendenti statali di pari qualifica e titolo di studio e il progressivo avvicinamento alla retribuzione dei colleghi europei. E ancora l’implementazione delle risorse per la revisione e l’adeguamento dei profili Ata; l’eliminazione degli eccessi di burocrazia nel lavoro dei docenti; la restituzione della formazione di tutto il personale della scuola alla sfera di competenza dell’autonomia scolastica e del collegio docenti.

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