Una panchina rossa in piazza, per fermarsi a riflettere sulla violenza di genere

Un dono alla città fatto dalla Federazione pensionati Cisl

Il simbolico taglio del nastro in piazza Italia

Martedì, 26 luglio 2022

Una panchina rossa in piazza Italia, a Oristano, per ricordare a tutti il dramma della violenza di genere. È il dono che la Federazione pensionati della Cisl ha fatto alla città. La cerimonia di consegna si è svolta questa mattina, alla presenza delle autorità civili e militari. Il taglio del nastro è stato affidato alla neo assessora ai Servizi sociali, Giovanna Bonaglini.

Il segretario provinciale dei pensionati Cisl di Oristano, Salvatore Usai, ha messo in evidenza l’importante iniziativa voluta dai pensionati per proseguire l’impegno del sindacato su un tema di stretta attualità come la violenza di genere.

Il sindaco Massimiliano Sanna ha ringraziato la Cisl per il dono importante e di ciò che simboleggia: “Un alto senso civico in modo schietto e sgargiante. Abbiamo condiviso l’idea che in uno spazio pubblico trovasse posto questa panchina rossa”, ha detto il sindaco, “un simbolo capace di tenere viva la memoria, richiamando l’impegno costante contro la violenza sulle donne.”.

“Noi sappiamo bene sappiamo che questa panchina non risolverà il problema”, spiega Mariangela Cadoni, del Coordinamento donne della Cisl, “ma sicuramente sarà motivo per soffermarsi a pensare. Chiediamo risposte e servizi adeguati allo scopo: i servizi per le vittime di violenza di genere sono essenziali. Ciò significa che le case rifugio, i centri antiviolenza, i numeri verdi, i servizi di consulenza devono essere facilmente reperibili e disponibili per chi ne ha bisogno. Soprattutto nel 2020 è cresciuta l’offerta dei servizi sia dei Centri antiviolenza sia delle Case rifugio per le donne maltrattate. Tutte queste iniziative devono fare luce su ciò che non funziona e chiediamo che le cose cambino, perché vogliamo vivere in un mondo migliore”.

L’intervento di Mariangela Cadoni, durante la cerimonia in piazza Italia

Maria Obinu, consigliera comunale e rappresentante della Commissione Pari opportunità, ha spiegato che la panchina è importante perché fa parlare di un tema importante quale la violenza di genere. Ha ricordato che la pandemia ha accentuato il problema ed è importante che continui la sensibilizzazione su questo tema.

“Ringrazio per l’invito e per l’azione della Cisl, che ha voluto donare una nuova panchina alla città e si pone quale simbolo da un punto di vista comunicativo”, ha detto Pasqualina Pippia, presidente della Commissione Pari opportunità del Comune. ”Chi passa qui, si ferma e ricorda il tema della violenza. Ma durante tutto l’anno dimentichiamo che questo problema esiste. Tranne che nelle scuole secondarie di primo grado, dove è attivo un progetto voluto dal Comune e dalla Commissione. Abbiamo donato dei testi che trasmettono ai ragazzi la cultura di genere”.

Francesca Marras, responsabile del Centro antiviolenza donne di Oristano, ha ricordato che l’amministrazione è stata attenta e ha fornito un luogo dove operare. “Questa panchina è un simbolo e come tale ci accompagna. Ma spesso i simboli vengono sottovalutati. Non dimentichiamo che la violenza è un fenomeno socio-culturale e che i simboli all’interno della comunità ci permettono di comunicare e di portare avanti i problemi e sostenere le attività del nostro Centro. Vi ringrazio e speriamo che questo simbolo, la panchina, non debba rimanere solo un pezzo di arredo urbano, ma ogni giorno solleciti alla riflessione”.

In chiusura l’intervento del segretario territoriale della Cisl: “Vi ringrazio per essere presenti oggi a questa simbolica manifestazione”, ha detto Alessandro Perdisci. “La panchina rappresenta un segno tangibile della presenza della nostra organizzazione, sensibile a questa emergenza. Come Cisl abbiamo voluto dare un segno nella comunità e vogliamo farlo anche nei posti di lavoro. Occorre sensibilizzare soprattutto i giovani, creando delle azioni positive per lavorare insieme sulla non violenza”.

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