Martedì, 30 agosto 2022
Domenica si è conclusa un’altra edizione di “Miniere Sonore”, festival di musiche attuali che ha animato per tre giorni, dal 26 al 28 agosto, l’Hospitalis Sancti Antoni di Oristano con le performance di 15 artisti nazionali e internazionali. “Intelligenze Naturali” il tema scelto per richiamare l’attenzione sul ruolo delle intelligenze artificiali nell’arte.
La presenza di un pubblico sempre numeroso e attento conferma che il festival è diventato un appuntamento atteso dell’estate oristanese. La sperimentazione e la capacità di unire in un unico evento un’ampia gamma di generi musicali si conferma dunque una scelta in grado di richiamare spettatori da più parti dell’isola, e non solo.
L’intento dell’Associazione Culturale Heuristic, promotrice dell’evento, è quello di favorire, con Miniere Sonore, la diffusione e la valorizzazione di forme artistiche meno conosciute.
“La risposta del pubblico”, dichiara il direttore artistico Stefano Casta, “non è mai scontata e riesce sempre a ripagare gli sforzi organizzativi. Sono molto soddisfatto della qualità artistica che siamo riusciti a raggiungere e sento che il festival si sta rinnovando e sta acquistando una nuova energia. Per la prossima edizione sono già in programma sorprese e collaborazioni anche al di fuori della provincia di Oristano”.
Le serate. Venerdì 26 agosto, Ivonne Bello e Marco Orrù hanno inaugurato l’edizione 2022 del festival con “LINE..”; una performance-studio per danza e musica elettronica. La serata è proseguita con “ZALESKA”, una potente esibizione della contrabbassista Caterina Palazzi, leader della band Sudoku Killer, ispirata alla figura di Dracula nella cinematografia. Paolo Angeli ha concluso la prima serata con “RADE”, suo ultimo progetto che naviga il mediterraneo attraverso rotte immaginarie.
La serata del 27 agosto ha visto protagonisti Eleonora Steri e Marco Fadda, che hanno fatto dialogare elettronica e fisarmonica; Felice Colucci ed Enrico Sesselego hanno raccontato un’ipotetica Oristano del futuro attraverso suoni e immagini rielaborati anche con l’utilizzo delle intelligenze artificiali; Jessiah, cantante pop bulgara, ha presentato al pubblico alcuni suoi lavori dell’album in uscita nel 2023 e gli Allee der Kosmonauten hanno chiuso la serata parlando di migrazioni di popoli con “The Synagogue” un progetto che deriva dalla sonorizzazione di una sinagoga di Francoforte.
L’ultima giornata del festival è iniziata con una performance audio/video di Jenni Österlund e Michele Uccheddu che hanno elaborato in tempo reale il suono prodotto da uno strumento autocostruito, raccontando del rapporto uomo-natura. Elsa Martin ha proseguito con un’esibizione nella quale la sua voce dialogava magistralmente con le animazioni video di Cosimo Miorelli. La quindicesima edizione di Miniere Sonore si è chiusa con i suoni del clavius di Daniele Ledda, uno strumento auto-costruito che ha saputo fondere insieme analogico e digitale.
I Patrocini. “Miniere Sonore” è un progetto finanziato dall’Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Autonoma della Sardegna, ed è stato patrocinato dal Comune di Oristano e dalla Fondazione Oristano, sempre disponibili nel sostenere l’organizzazione degli eventi dell’Associazione Heuristic.