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Mercoledì, 28 settembre 2022
Il Consiglio comunale di Oristano, su proposta dell’assessore alla Cultura Luca Faedda, ha approvato il bilancio di previsione dell’Istar e della Scuola civica di musica.
Il bilancio di previsione 2022/2024 dell’Istar è passato con 15 voti a favore e 6 contrari. Prevede entrate per 58mila euro (50mila di contributo dalla Regione e 8mila dal Comune di Oristano) e altrettante uscite per il compenso al direttore scientifico, all’attività di divulgazione, convegnistica ed editoriale.
“Vogliamo rafforzare l’attività dell’Istituto storico arborense, consolidando quella scientifica che è di altissimo livello con altre di divulgazione a beneficio dei cittadini”, ha spiegato l’assessore Faedda, secondo il quale il Museo della Sardegna giudicale potrebbe essere lo strumento per aiutare l’Istar nella divulgazione della storia di quel periodo.
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Il presidente della Commissione Cultura, Antonio Iatalese, ha riferito sul lavoro dell’organo consiliare, ricordato il voto a favore di quattro componenti e un voto contrario di uno, e l’analisi sul lavoro dell’istituto con la necessità di sostenerlo.
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Francesca Marchi (Oristano più) ha parlato di un “bilancio in ordine, ma senza prospettive di crescita. L’istituto ha un grande valore, ma ci aspettiamo maggiori sforzi per la diffusione della storia del Giudicato e del Marchesato, a beneficio di tutti i cittadini e non solo degli studenti. Ben vengano convegni e congressi, ma serve uscire dalla torre d’avorio e far avvicinare gli oristanesi alla loro storia, magari in sinergia con la Fondazione Oristano e l’Università”.
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Secondo Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) “la divulgazione della storia giudicale da parte dell’Istar non è percepita dalla città. I convegni e gli incontri non sono sufficienti a dare consapevolezza sulla nostra storia. Non è un appunto verso l’istituzione, che anzi meriterebbe anche maggiore attenzione”.
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Giuliano Uras (Sardegna 20Venti) ha sottolineato “l’altissimo livello scientifico dell’Istar. Ma per molto tempo l’attività è stata di nicchia e di difficile divulgazione. Da assessore alla Cultura sollecitai una pubblicazione di facile lettura e che sarebbe stata apprezzata dalla città, oggi propongo un incontro con l’Istar per conoscerne meglio l’attività, ma anche per dare un nostro contributo”.
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Secondo Gianfranco Porcu (Psd’Az), “sostenere la ricerca scientifica, anche se di nicchia, è importante perché è un tesoro che rimane. Però parallelamente occorre trovare altre modalità di divulgazione a beneficio dei cittadini e della conoscenza della storia del Giudicato e del Marchesato”.
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Sergio Locci (Aristanis) ha ricordato che “nel 1995 l’Istar nacque per divulgare la storia del Giudicato attraverso la ricerca scientifica. È una storia importante, come conferma la Carta de Logu, che però ancora oggi è sconosciuta ai più anche se è di grandissimo valore scientifico. La nostra storia, quella del Giudicato e quella di Eleonora d’Arborea, merita di essere conosciuta ed è doveroso trovare nuovi modi per farla conoscere”.
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Il bilancio di previsione 2022/2024 della Scuola civica di musica, approvato con 15 voti a favore e 5 contrari, si attesta sui 104mila euro, con trasferimenti dalla Regione per 37mila euro (importo calcolato sulla base della popolazione), contributo ordinario del Comune di 9mila euro e uno straordinario di 15mila euro; il resto dei fondi proviente dalle quote di iscrizioni versate dagli studenti.
“Per il prossimo triennio”, ha evidenziato l’assessore Faedda, “per la Scuola si prevedono 190 allievi che potranno frequentare 24 corsi, dalla propedeutica alla musicoterapia per ragazzi disabili, più quelli degli strumenti. La svolta può arrivare solo dall’aumento dei contributi della Regione, che si può ottenere solo con una scuola intercomunale, superando la soglia dei 35mila abitanti”.
Il presidente della Commissione Cultura, Antonio Iatalese, ha riferito sul lavoro dell’organo consiliare (nella votazione 4 favorevoli e un contrario) e si è soffermato sull’attività della scuola “con corsi aperti a tutte le età e l’importante novità dei corsi per disabili. La carenza di risorse impedisce l’organizzazione dei saggi dei corsisti”.
“Il bilancio è sano, ma è quasi la fotocopia di quello dello scorso anno”, ha detto Francesca Marchi (Oristano più). “Non si capisce perché non siamo riusciti a esercitare una funzione attrattiva nei confronti di altre scuole presenti nel territorio come quelle di Marrubiu-Terralba e quella di Cabras, che sono nate successivamente alla nostra”.
Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) ha lamentato “la mancanza di informazione su attività e locali della Scuola, con gravi criticità, elementi che possono condizionare il numero di iscritti e l’attività”.
Per Efisio Sanna (Oristano più) “l’equilibrio finanziario non si ottiene aumentando il numero degli allievi, ma solo con un contributo regionale adeguato che ne consenta la connotazione sociale. Bisogna anche lavorare per renderla intercomunale, ma il Consiglio di amministrazione non mi pare abbia operato tentativi in questa direzione”.
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