Venerdì, 2 settembre 2022
Il professor Bruno Sanna, 59 anni, laurea in Matematica, guida da due giorni l’Istituto di istruzione superiore “Don Deodato Meloni” di Oristano. Arriva da Nuoro, dove per tre anni ha diretto l’istituto “Alessandro Volta”.
Il suo è un ritorno nella città di origine: insegnante dal 2006, ha iniziato la carriera scolastica al “De Castro” di Terralba, dove ha insegnato per 13 anni. Negli ultimi sei anni ha ricoperto anche il ruolo di vice del dirigente Pino Tilocca. Fu di Bruno Sanna la proposta di unire l’allora Tecnico di Terralba con il “De Castro” di Oristano. Dal 2019 è stato dirigente a Nuoro e quest’anno è arrivato il suo trasferimento.
“Sono contento di essere ritornato a Oristano”, dice Bruno Sanna, “ed onorato nel dirigere uno storico e importante istituto come il ‘Don Deodato Meloni’. Ringrazio per questo anche il mio predecessore Gian Domenico Demuro, oggi in pensione. Il compito che mi aspetta è notevole, tra la sede principale di Nuraxinieddu e le due due sezioni staccate – in via Diaz, ex Mossa, e in via Carducci – abbiamo una popolazione scolastica di circa 800 studenti. Ma in passato, prima della pandemia, superava quota 1.200 e il nostro è uno dei maggiori istituti scolastici della provincia di Oristano, grazie a suoi corsi dell’Agrario, Alberghiero, Servizi sociali e Odontotecnico”.
L’obiettivo primario del nuovo dirigente è quello di far crescere l’istituto, aumentando il numero degli iscritti, riducendo la dispersione scolastica e migliorando la percentuale dei promossi. “Vogliamo rilanciare la scuola per tornare a essere un punto di riferimento nel panorama scolastico regionale”, dice Bruno Sanna. “Il ‘Deodato Meloni’ è una scuola di qualità per le sue specifiche caratteristiche e quindi occorre valorizzare i corsi, che hanno sempre attirato giovani da tutta la Sardegna, proprio per le competenze acquisite nel recente passato. Voglio ricordare che abbiamo anche un bel convitto con circa 80 posti. I progetti in cantiere sono tanti e oggi avvieremo sette nuovi progetti finanziati dal Pnrr con i fondi dell’Unione europea. Tra questi, quelli contro la dispersione scolastica, contro il cyberbullismo, quelli su socializzazione ed apprendimento, oltre ai laboratori per la transizione ecologica e al programma Erasmus”.
Come gli altri istituti superiori, anche il “Don Deodato Meloni” deve fare i conti con le risorse limitate dell’Amministrazione provinciale che cura le progettazioni e le manutenzioni. “Non ho ancora una visione dettagliata circa le necessità del nostro istituto, ma non mi risultano grossi problemi”, conclude Bruno Sanna. “Ciò che mi preoccupa in questo momento è la mancanza del direttore dei servizi generali, l’ex segretario, per capirci. Iniziare l’anno scolastico senza questa figura primaria è decisamente un serio problema. Spero che l’Ufficio scolastico provinciale possa nominarlo in tempi celeri”.