Giovedì, 8 settembre 2022
La nuova piazza Ungheria è aperta ormai da tre mesi, ma la segnaletica dei quattro parcheggi riservati ai taxi non è stata ancora completata.
“La situazione nella piazza è sempre più insostenibile”, denuncia un taxista, “gli stalli taxi non sono stati ultimati e il cartello di indicazione dei parcheggi è stato rimosso, non si sa da chi”.
Manca anche la segnaletica orizzontale: le strisce dei parcheggi sono sì gialle, ma non è stata tracciata la scritta “taxi”. Quindi, specialmente in orario serale, i quattro parcheggi sono spesso occupati, ma non da taxisti.
“È impossibile venire a sostare per servizio per gli ultimi arrivi dei treni nelle ore serali”, commenta ancora il taxista, “i parcheggi e gli spazi limitrofi sono invasi da automobili di probabili clienti delle attività della zona”.
Ma le criticità non finiscono qui. “Oltre queste problematiche per la categoria”, va avanti il conducente, “la piazza è pericolosissima anche per chi esce dalla stazione. I cartelli di divieto di transito sono ‘precari’ e le macchine sfrecciano sulla piazza mettendo letteralmente a rischio l’incolumità dei pedoni. Più di una volta abbiamo bloccato in extremis situazioni di pericolo, soprattutto per i bambini. Oltretutto le automobili che transitano stanno rovinando la struttura della piazza, che sembra abbandonata a se stessa”.
C’è poco da commentare, in sintesi la nuova piazza antistante la stazione ferroviaria crea più problemi che vantaggi. Sarebbe opportuno conoscere dal progettista quali esigenze dell’utenza sono state prese in considerazione.
i taxi devono entrare da un lato della piazza e uscire dal lato opposto. Così viene rispettata la priorità di chi deve salire sulla prima vettura disponibile. Le altre seguiranno a rotazione, e di conseguenza, tutti avranno clienti. Funziona così in tutto il mondo civile. Oristano perché vuol fare eccezione?