Venerdì, 28 ottobre 2022
Nuovo importante passo a Oristano del progetto che coinvolge una decina di istituti scolastici sardi, grazie a un accordo di partenariato siglato per il secondo anno consecutivo tra la Regione della Bretagna (Francia) e le Regioni italiane Sardegna, Sicilia e Calabria e l’Ufficio scolastico regionale. Protagonista nell’iniziativa l’Istituto alberghiero don Deodato Meloni di Oristano. Nei giorni scorsi proprio l’Istituto alberghiero oristanese ha ospitato una delegazione scolastica della Bretagna, coadiuvata dalle ambasciate di Francia ed Italia, nell’Isola per definire le fasi dell’accordo di partenariato che prenderà il via nell’anno scolastico 23/24 è che ha come obiettivo strategico il tema dell’inclusione.
La delegazione è stata accolta a Oristano dal dirigente scolastico Bruno Sanna e ha avuto modo di gustare alcune delle specialità della cucina isolana, proposte dagli studenti dell’Alberghiero Don Deodato Meloni.
“Staremo in Sardegna per tutta la settimana”, hanno spiegato le funzionarie dell’ambasciata francese a Roma Cecilia Goloboff e Leila Chaib, ”l’accordo siglato sotto la nostra supervisione è finalizzato a garantire una adeguata inclusione scolastica e culturale formativa degli studenti di queste tre regioni italiane. Nel nostro tour tra Cagliari e Oristano stiamo verificando e approfondendo la conoscenza degli Istituti scolastici che fanno parte dell’accordo di programma. Verrà attuato nel prossimo anno scolastico e questo permetterà agli studenti di effettuare degli appositi tirocini in Francia”.
Il dirigente scolastico Bruno Sanna, accompagnato dal responsabile del progetto dell’Istituto don Deodato Meloni, Gavino Sanna, ha guidato la delegazione francese nelle strutture di Oristano e di Nuraxinieddu e fatto visita al birrificio di Santa Giusta (Puddu) nel quale svolgono tirocini formativi gli studenti dell’Alberghiero.
“Credo che questo progetto rappresenti una grande opportunità per i nostri studenti”, ha detto il dirigente Bruno Sanna, “questa possibilità offre nuovi sbocchi lavorativi oltre i nostri confini, nel cuore dell’Europa”.