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Mercoledì, 7 dicembre 2022
Che lingua parlava Eleonora d’Arborea? Proverà a rispondere la conferenza “La lingua di Eleonora – Il sardo arborense”, in programma venerdì 9 dicembre, alle 18, all’Auditorium dell’Hospitalis Sancti Antoni di Oristano, a cura di Maurizio Virdis (Università di Cagliari).
I lavori saranno introdotti e coordinati dal direttore scientifico dell’Istar, Giampaolo Mele. Interverranno il sindaco Massimiliano Sanna, l’assessore alla Cultura Luca Faedda e il presidente dell’Istar Maurizio Casu.
“Sicuramente Eleonora conosceva più di una lingua”, dice Maurizio Virdis: “il catalano perché catalana era la madre, Timbora di Roccabertì. Poi il latino, lingua internazionale della cancelleria, e l’italiano per i contatti fra il Giudicato d’Arborea e la Toscana. E poi il sardo, ovviamente. Difficile, però, specificare quale varietà del sardo, anche perché la lingua è mutevole. Si potrebbe azzardare che la parlata abituale della Juighissa fosse prossima a quella odierna del Campidano Maggiore o del Montiferru meridionale, o magari del Barigadu. Ma certamente Eleonora impiegava e conosceva anche altre diverse varietà della lingua sarda”.
La conferenza del 9 dicembre – organizzata dall’ISTAR in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano e l’Assessorato alla Pubblica istruzione e Beni culturali della Regione Sardegna – si inserisce nel quadro delle attività che coinvolgono le scuole cittadine, con altri sette incontri sul Giudicato d’Arborea e la Carta de Logu.
Nel corso del 2022 sono numerose le iniziative realizzate e tra queste l’incontro internazionale al Teatro Garau, gremito di pubblico, e la progettazione di uno strumento multimediale didattico. È stata avviata l’edizione critica dei “Procesos contra los Arborea” e un libro di alta divulgazione su Mariano IV, previsto anche in formato e-book. Inoltre, sono
state attuate o sono in corso collaborazioni con l’Archivio storico del Comune di Oristano, con il CNR e con l’Università. Il sito ufficiale Arborensia, che si avvale di una trentina di collaboratori, è ampiamente utilizzato da scuole, università, e numerosi appassionati anche all’estero.