lunedì, 24 Febbraio, 2025

Commercio nelle aree cittadine: il Comune di Oristano mette ordine con un piano per i posteggi isolati

Proposto dall'assessora alla Attività produttive Rossana Fozzi

Bancarella del pesce – Immagine d’archivio

Mercoledì, 15 febbraio 2023

Saranno regolamentati attraverso un piano i posteggi isolati per l’esercizio del commercio sulle aree pubbliche di Oristano, attualmente concessi per brevi periodi, mai superiori all’anno.

La pianificazione, proposta dall’assessora alla Attività produttive, Rossana Fozzi, servirà a inserire i posteggi per ogni settore in maniera ordinata e coerente con la pianificazione urbanistica e ambientale e ad assegnarli tramite concessioni decennali che garantiscano stabilità ai commercianti.

Il piano è realizzato sullo stato dell’arte nel territorio comunale, dove sono presenti 36 posteggi isolati. Sono 23 per il settore alimentare (con riserva di 8 posteggi per i produttori agricoli), che comprende gli autobar e l’ortofrutta di produzione propria, ma anche la vendita e l’arrostitura di carne o pesce. I restanti 13 sono quelli per il settore non alimentare: abbigliamento, fiori, libri e artigianato e articoli per la pesca e il mare, tra gli altri.

La ripartizione territoriale vede 26 posteggi concessi a Oristano, 4 a Torre Grande e 6 a Silì e – si legge nella relazione illustrativa – “rispondono all’esigenza di servire il territorio comunale con servizi commerciali in zone altrimenti scarsamente servite creando nel contempo un’opportunità imprenditoriale con ricadute positive per l’occupazione e lo sviluppo economico della città e delle frazioni”.

Il piano dovrà passare sotto la lente della 4° Commissione consiliare e sarà discusso nella prossima riunione. Le prime richieste annunciate dai consiglieri riguardano le precisazioni circa le concessioni: “Un aspetto da valutare sarà se con il regolamento si possono concedere anche altri spazi oltre quelli presenti”, spiega il consigliere di maggioranza Antonio Iatalese.

“Quello che ho chiesto io è io è di evitare una sanatoria”, commenta il vicepresidente Massimiliano Daga. “Si dovrà trovare l’equilibrio tra la necessità di regole e le esigenze degli imprenditori”.

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