sabato, 1 Marzo, 2025

Raccolta di firme per salvare il pontile di Torre Grande: “Quanti bei ricordi!”

L'iniziativa dell'oristanese Luca Taker, che ha realizzato anche un modellino della struttura

Il pontile di Torre Grande in un giorno di vento forte

Martedì, 7 febbraio 2023

Ci aveva già provato nel 2009, con un cartello affisso nella sua officina. E ora ci riprova on-line. L’oristanese Luca Taker, appassionato di modellismo e di meccanica, ha lanciato una raccolta firme per salvare il primo pontile di Torre Grande dall’abbandono. Si chiama Salviamo il Primo Pontile di Torre Grande e si trova su Change.org

“Come tante altre persone ho avuto la possibilità di conoscere il pontile ancora intatto”, spiega. “Si può dire che ci sono cresciuto, perché d’estate, quando ero bambino, era il mare in cui andavo con la mia famiglia e dove giocavo coi miei cugini. Mi ricordo che salivo sul pontile per poi tuffarmi, adoravo nuotare per tutto il perimetro e arrivare fino infondo al quadrato, legare il mio canottino e abbracciare i pilastri come segno d’affetto verso la struttura stessa”.

“Le sere d’estate, quando il sole stava per tramontare, mi sedevo su una bitta a contemplare il panorama da cui potevo scorgere anche il faro di Capo San Marco”, continua nostalgico. “Quando calava il buio, era bello stare sdraiati sul molo ad ammirare il cielo stellato col sottofondo dello sciabordare delle piccole onde che sbattevano sui pilastri”.

L’immagine poetica dei ricordi stride con l’attuale realtà. “La forza della natura si sta pian piano divorando un pezzo di storia di Oristano che è stato realizzato con sudore e sacrificio – senza l’utilizzo di attrezzature all’avanguardia – da persone che si rivolterebbero nella tomba nel vedere con quanto menefreghismo sia stato lasciato allo stato di abbandono”, denuncia il promotore della petizione, che ricorda il progetto Litus: “Avrebbe dovuto essere recuperato anche il pontile, ma è stata restaurata solo la casetta all’ingresso e il piazzale, che oltretutto versa in condizioni pietose, visti i rigonfiamenti presenti sulla pavimentazione”.

“In seguito, una ditta si aggiudicò l’appalto e non riesco a capire: perché non sono intervenuti? Qual era il problema? I soldi?”, continua. “Eppure sarebbe bastato poco per non arrivare a questo punto… Con le giuste manutenzioni, ad esempio costruendo una barriera di rocce al largo del pontile per salvaguardarlo dalla forza del mare in burrasca”.

Le idee per il recupero non mancano: “Nel piazzale del Pontile vi è un capannone dove sarebbe stato bello aprire una pizzeria/ristorante arredata in tema marino con foto storiche del vecchio molo e magari chiamarla proprio Il Pontile. Nella casetta prima del pontile, invece, avrei rimesso la sbarra come era un tempo. Sarebbe stato bello anche mettere delle panchine nel quadrato e d’estate aprire un chioschetto o mettere un carretto dei gelati vintage”.

“Invece, l’unica cosa che hanno saputo fare è stata costruire un muro di blocchetti e mettere cartelli sulle due murate laterali della struttura per vietarne l’accesso”, denuncia ancora Luca Taker. “Nonostante ciò, le persone continuano a salirci e a bypassare questo inutile ostacolo”.

Quel lato della marina di Torre Grande è ancora molto frequentato: “Lo fanno perché amano quella spiaggia. Amano quel pontile”, commenta ancora Luca Taker. “Io, non ho mai smesso di andarci, in qualsiasi stagione. Molti pescatori mi hanno detto che sarebbe bello risistemarlo e un uomo incontrato una volta mi disse che lui amava andarci da solo perché gli ricordava il padre che andava a caricare e a scaricare le navi. Tutti hanno dei bei ricordi”.

La speranza dell’oristanese nostalgico è che quei ricordi non finiscano in fondo al mare. “Quando vedo il deterioramento che lo sta uccidendo mi piange il cuore e osservo con le lacrime agli occhi le ferite causate non dal mare, ma dal comune che non ha fatto nulla per preservarlo”, contesta Taker, raccontando di aver realizzato un modellino gigante dedicato al pontile: “Lo avrei dato per esposizione e sarei ancora disposto a dare se solo si pensasse di rimettere in sesto l’originale”.

Il modellino del pontile realizzato da Luca Taker



6 Commenti

  1. Le condizioni statiche e l’erosione hanno condizionato la struttura. Non si è operato nei tempi dovuti ed ora ci ritroviamo in queste precarie condizioni. Altra nota negativa, ma voluta, è la nuova piazzetta spettrale davanti all’ingresso del pontile, un pugno in un occhio.

  2. purtroppo non hanno completato l’opera… ancora abbiamo accesso al piazzale antistante.
    ma durerà x poco!
    dopo i divieto x entrare in pineta, che ora rispetto agli anni 80, quando era bella, pulita, percorribile e rispettata, è molto meglio, no? i divieti a proseguire verso pesaria, lo spiaggione tra hotel del sole e pontile, dati i divieti attuali, ormai riservato ai lorosignori del camping…
    qua ahimé, si stava SEMPRE meglio quando si stava peggio.
    ogni volta che un pezzo qualsiasi di Oristano entra nelle mire degli amministratori, il peggioramento per i cittadini è sicuro come la morte!
    ma i turistih..🤦🏽

  3. Cosa volete che dica…. Dispiace vederlo così, ma in altre parti forse lo avrebbero ristrutturato e forse usato per farci un profitto…. Forse passeggiate chioschi o altro. Ma forse si sa come vanno le cose. Un punto particolare di utile ritrovo in estate, per attirare turisti, magari non è sfiorata a nessuno del comune di farci un attrazione turistica così sta affondando e magari ormai e tardi…. Magari i turisti vanno altrove della sardegna. E magari e utile finire il comento… Magari e meglio far pagare i parcheggi al mare che sono naturali e non hanno investito alcun soldo per fare i servizzi, e magari mangiarsi i soldi e meglio magari….

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