Sabato, 11 febbraio 2023
Dopo oltre trent’anni il Comune di Oristano non ha ancora completato gli atti di esproprio del terreno sul quale è stato costruito il campo sportivo di Silì. Oltre a non aver pagato per quell’esproprio, sembra proprio che l’amministrazione abbia dimenticato qualche passaggio della procedura, se è vero che nella Conservatoria del registro immobiliare i terreni sui quali oggi sorgono i campi da calcio e da tennis, i parcheggi e i servizi risultano ancora intestati ai vecchi proprietari.
Ora con questa “dimenticanza” burocratica il Comune potrebbe rischiare di perdere il finanziamento di 700.000 euro che da Roma, con il bando “Sport e periferie”, è stato assegnato per riqualificare le strutture: difficile concedere questa cospicua cifra per lavori su un’area sportiva ancora intestata ai vecchi proprietari.
Oltre al danno anche la beffa: nel dicembre del 2019 la polizia locale aveva elevato una sanzione amministrativa a uno degli ex proprietari, contestandogli di non aver provveduto a ripulire dalle erbacce l’area dove si trovano i servizi, contravvenendo così alle norme regionali antincendio.
“Sono anni che combatto contro questo sopruso del Comune”, spiega Alessandro Fiori, commerciante di Oristano. “Una parte dei terreni che appartenevano ai miei genitori, nel caso specifico a mia madre, vennero espropriati e non sono ma stati pagati. Tempo fa, considerate le difficoltà economiche del Comune, avevo proposto all’amministrazione una permuta con un terreno che andasse a coprire quel rimborso. Non ho mai ottenuto alcuna risposta e ora ho messo la questione nelle mani di un legale. Quanto poi alla sanzione per la mancata pulizia del terreno, ho provveduto comunque al pagamento dell’ammenda inflittami dal Comune, quasi 170 euro”.
Analoga situazione si registra anche per un’altra famiglia di Silì. Gli eredi non hanno sino ad oggi ottenuto il risarcimento per la stessa pratica di esproprio dell’area dove sorge una parte importante dell’impianto: il campo da calcio e le tribune.
“Confermo questo dettaglio”, riprende Alessandro Fiori, “gli eredi degli ex proprietari stanno verificando anche loro se il Comune abbia provveduto alla trascrizione della proprietà al Catasto. Ma credo che anche per quella parte dell’esproprio non sia stata ultimato il frazionamento e manchi quindi la relativa registrazione nel registro immobiliare”.
Nei giorni scorsi c’è stato il primo incontro tra Comune e avvocati per trovare una soluzione al contenzioso amministrativo. Erano presenti i dirigenti Maria Rimedia Chergia e Giuseppe Pinna e i legali della famiglia Fiori, Giovanni Cau e Rossella Oppo.
Le richieste degli ex proprietari sarebbero di poco inferiori ai 100.000 euro per gli espropri, oltre ai 30 anni di affitto non ancora accertati.
“Il problema si trascina da anni, noi lo abbiamo ereditato e stiamo cercando ora di risolverlo”, hanno rassicurato gli assessori comunali allo sport Tonio Franceschi e al patrimonio Ivano Cuccu. “Troveremo una soluzione e metteremo al sicuro anche il finanziamento di 700.000 euro per riqualificare le strutture sportive”.
Povero Franceschi con le eredità della Zedda… certo è che 30 anni non sono un giorno ma sicuramente la norma per Oristano…30 anni per un aeroporto fantasma…per il ponte di Brabau…solo la vergogna non esiste per questi politici improvvisati