Mercoledì, 12 aprile 2023
Bocciatura per il piano attuativo che avrebbe potuto consentire di salvare lo stabile destinato all’housing sociale di via Lepanto, bloccato da una sentenza del Tribunale amministrativo regionale della Sardegna in accoglimento del ricorso presentato dal Comitato civico composto dai residenti della zona, su gravi irregolarità di carattere urbanistico.
Il consiglio comunale di Oristano ieri sera si è espresso in modo pressoché unanime: un solo voto a favore, quello del presidente del consiglio Pepi Puddu, da lui stesso annunciato in aula.
Il no dell’assemblea civica potrebbe chiudere definitivamente il cantiere a meno di un ulteriore pronunciamento dei giudici del Consiglio di Stato, che ribalti la sentenza del Tar. La società privata Torre, infatti, ha presentato appello, per cercare di salvare il progetto avviato negli anni scorsi con l’edificazione della struttura della parte bassa del palazzo, grazie a un accordo stipulato con l’amministrazione guidata dall’allora sindaco Guido Tendas.
In consiglio comunale ieri sera sono emerse forti perplessità sull’opportunità di realizzare lo stabile in quella zona, per le ricadute che ciò avrebbe, considerando due elementi fondamentali, l’insufficiente rete viaria della zona e la mancanza di adeguati spazi da destinare a parcheggio.
La proposta di delibera è stata presentata in aula dall’Assessore all’Urbanistica Ivano Cuccu che ha ripercorso l’iter del progetto: “Tutto ha origine nel 2016 quando la Giunta Tendas individuò la strategia dell’housing sociale e fu pubblicato un avviso pubblico per la presentazione di proposte per via Lepanto. Rispetto all’intervento scelto per quell’area un comitato di residenti ha vinto il ricorso al TAR. Evidentemente qualcosa si è sbagliato nella scelta dell’area. Non c’è dubbio che scegliendo quella zona si è sbagliato”.
Il Presidente della Commissione urbanistica Fulvio Deriu ha illustrato i lavori e motivato il pronunciamento contrario dell’organismo consiliare perché non vengono soddisfatti i criteri di utilità pubblica, valutando insufficiente la disponibilità di parcheggi: “Nella proposta di piano attuativo, gli standard urbanistici oggetto di cessione non soddisfano i criteri di opportunità e di tutela dell’interesse pubblico. La presenza del Centro per l’Impiego, della scuola di danza, della Chiesa di Sant’Efisio, nonché il rapporto negativo tra la densità di residenze presenti nella zona, rispetto agli stalli ad uso pubblico esistenti, emerge una reale e concreta esigenza di standard a parcheggi tale che l’interesse pubblico prevalga sull’interesse privato, intendendo per quest’ultimo l’interesse in capo alla società proponente, ancorché il fine sia anch’esso pubblico”. “La conformazione degli standard, così come proposta, non consente una fruizione organica degli stalli da destinarsi a parcheggi, quale ampliamento naturale dei parcheggi pubblici esistenti – ha detto ancora Deriu -. In conclusione, perseguendo i principi di logica ed imparzialità, ritengo di esprimere il mio voto contrario, suggerendo il riposizionamento degli standard urbanistici da cedere secondo le disposizioni”.
“Ci assumiamo la responsabilità di questa delibera, cosa che non ha fatto l’assessore, dicendo che siamo contrari a questo piano attuativo – ha dichiarato Efisio Sanna (Oristano più) -. Non vediamo il preminente interesse pubblico, per l’altezza massima degli edifici e per i parcheggi pubblici. Probabilmente oggi quella zona non l’avrei scelta per questo intervento”.
Sergio Locci (Aristanis) ha evidenziato come la zona di via Lepanto sia fortemente urbanizzata e scarsamente dotata di servizi: “È legittima dunque l’aspettativa dei cittadini residenti in via Lepanto. Concordo pienamente con le decisioni del TAR di sospensione dell’intervento. Realizzando 45 nuclei abitativi si incide pesantemente in quella zona”.
Francesco Federico ha sottolineato una “grave mancanza di linea politica da parte dell’assessore. In questo piano attuativo non riesco a trovare utilità e interesse pubblico”.
Parere contrario alla proposta di Piano attuativo anche da Luigi Mureddu (Forza Italia), Massimiliano Daga (PD) e Gianfranco Porcu (PSDAZ), mentre il Presidente Giuseppe Puddu ha annuncia il suo voto favorevole.
“Cinque anni fa abbiamo ereditato questa situazione – ha detto il Sindaco Sanna -. In campagna elettorale poi ho detto che avrei preso una decisione ponderata e oggi devo ringraziare l’assessore per il lavoro fatto e per aver portato a conclusione due tematiche delicate, pendenti ormai da tempo, come quella dell’ex Hotel Cama e questa dell’housing sociale di via Lepanto. Ringrazio anche il Presidente della Commissione urbanistica, Fulvio Deriu, per il confronto continuo in commissione, in consiglio e con la maggioranza. Voterò contro per i motivi tecnici, bene esposti dal Presidente Deriu, sul rapporto negativo tra la popolazione residente e i parcheggi ad uso pubblico”.
La soddisfazione del Comitato di residenti. Commento improntato alla soddisfazione dal Comitato civico dei residenti della zona di via Lepanto, dopo il no espresso dal consiglio comunale di Oristano, ieri sera, sul piano attuativo che avrebbe potuto salvare il progetto dell’insediamento di housing sociale bloccato dai giudici del Tar per gravi irregolarità, dopo un ricorso presentato dallo stesso Comitato.
“Siamo soddisfatti del voto espresso dal consiglio comunale che va nella direzione auspicata dal comitato”, si legge in una nota diffusa dal Comitato dei residenti di via Lepanto. “Fin dal primo momento abbiamo sostenuto che il progetto presentato dalla società Torre avrebbe generato una serie di problemi dovuti alla carenza di parcheggi in un’area già particolarmente congestionata dalla presenza di diverse attività pubbliche e private”.
“Come comitato”, è scritto ancora nella nota, “ci siamo sempre attivati per perseguire gli interessi e il benessere dei cittadini del quartiere che, nel caso in cui il piano presentato dalla società Torre fosse stato approvato, avrebbero subito evidenti effetti negativi nella qualità della vita dovuti all’alto impatto sulla densità abitativa dell’intero quartiere”.
“Spiace solo di aver dovuto impegnare tempo e risorse di tanti cittadini che hanno dovuto affrontare un ricorso al TAR per chiedere il rispetto delle regole urbanistiche previste dal Puc”, scrive ancora il Comitato di via Lepanto. “Tali norme erano ben note alle società Torre che , a seguito della firma della convenzione con il comune nel 2018, sapeva perfettamente, in quanto riportate nella stessa, di dover rispettare, per la realizzazione dell’intervento, ma che, nonostante ciò ha cercato di aggirare”.
“In particolare”, conclude il Comitato, “oggi siamo riconoscenti al sindaco e a tutti i consiglieri comunali che con il loro voto hanno voluto evitare che a Oristano si compisse un ennesimo grave errore di pianificazione urbana. Siamo certi che con questa scelta la città sarà migliore”.
Bene. Questa la parte di facciata. La società farà causa milionaria al comune e chi pagherà? I cittadini…… ottime scelte. Bravo il Pd con Tendas, bravo Lutzu che non prese decisioni, bravissimo Sanna che farà pagare chi?
Complimenti alla giunta per la brillante idea di individuare , una zona impraticabile nel costruire simile scempio . Poi sempre a tirare contro la nuova giunta . E intanto i cittadini pagano . Vergognoso