Nuovi servizi al porto turistico di Torre Grande ma il futuro è legato al dragaggio dei fondali

Dal charter al noleggio di moto d'acqua, dalle escursioni alla vendita diretta del pescato

La banchina principale della struttura turistica di Sa Mardini

Sabato, 1° luglio 2023

Il porticciolo turistico di Torre Grande si adegua ai tempi, si attrezza e propone con nuovi servizi per accogliere diportisti, turisti ed i residenti della borgata appassionati del mare e della vela. Gli operatori privati presenti da anni nella struttura turistica di Sa Mardini, sotto l’egida delle Marine Oristanesi – la società che gestisce il porticciolo – ieri sera hanno salutato l’avvio della stagione turistica con una panoramica sui servizi disponibili.

Qualche esempio? Si possono noleggiare imbarcazioni a motore per visitare l’Area marina protetta del Sinis, per la pesca sportiva, la pescaturismo e le escursioni. Si potranno inoltre noleggiare gommoni, imbarcazioni a vela e moto d’acqua.  Anche i pescatori faranno parte di questa importante iniziativa attrattiva: potranno vendere i loro prodotti freschi, appena pescati nelle acque del nostro mare.

Insieme ai cantieri nautici dei fratelli Spanu, della Nautica Sa Mardini e del Blurib Graziadelli, offriranno i loro servizi la Tharros Charter, la Tharros service, il Sinis Yachting, Sole e mare e Sinisnavigare e il pescaturismo Faber,

“Abbiamo 405 posti barca da diporto e 150 da pesca con tre moli disponibili”, ha spiegato Gianni Salis, presidente delle Marine Oristanesi. “Oggi nascono questi nuovi servizi, ma occorrono anche altre attrezzature e nuovi lavori per garantire lo sviluppo della nautica. Adesso grazie ad un finanziamento ottenuto dal Comune attraverso il Cipe, circa 8 milioni di euro verranno destinati ai nuovi lavori. Tra tutti, il nuovo impianto antincendio, l’impianto elettrico e quello idrico, con la sostituzione di tutte le colonnine dei servizi di banchina, e la sistemazione di alcuni pontili”.

L’handicap che non ha permesso di ospitare imbarcazioni più grandi è quello del fondale che attualmente è limitato a 3 metri: il porto turistico di Oristano oggi non può accogliere circa l’80% delle barche a vela che navigano lungo la costa occidentale dell’isola.

“Il progetto di massima per il dragaggio del fondale, insieme alla valutazione di impatto ambientale, è già stato depositato al Ministero”, ha aggiunto Gianni Salis, “da un’impresa di Cagliari, incaricata dal Comune. Terminati questi passaggi burocratici, con le risorse della Regione – circa 16 milioni di euro, ottenuti dal Comune – speriamo che i lavori possano partire entrio fine anno”.

Intervista a Gianni Salis presidente delle Marine Oristanesi

“Oggi abbiamo presentato questi nuovi servizi” ha concluso Gianni Salis, “dopo le pratiche con il Demanio abbiamo affidato le aree attigue al molo principale per attività tipicamente nautiche agli operatori che da danni svolgono le attività in porto: charter, noleggio, pescaturismo. Il tratto finale, dove sono in corso dei lavori, è destinata alla pesca. Li verrà realizzato un piccolo villaggio dei pescatori, con capanni per il ricovero delle attrezzature e dove i titolari di licenza potranno vendere il pescato direttamente in banchina ai turisti ed ai residenti”. 

Alla presentazione dei nuovi servizi da diporto erano presenti il sindaco Massimiliano Sanna e le  assessore Maria Bonaria Zedda e Rossana Fozzi. A loro e ai turisti presenti è stata offerto un rinfresco con la frittura di pesce pescato nel Golfo di Oristano.

La banchina prinicipale del porticciolo di Torre Grande
Banchetto informativo su tutti i servizi della struttura turistica di Sa Mardini
Alcuni dei chioschi servizi presenti lungo la banchina principale del porto

2 Commenti

  1. Il fondale massimo è di 2 metri ad essere ottimisti, e non 3 metri come riportato nell’articolo. Capita che le barche con maggior pescaggio non possano uscire in base alle maree.

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