Domenica, 24 settembre 2023
“Non è pensabile di ospitare 1 o 2 navi all’anno esclusivamente quando le compagnie di crociera trovano il molo Rinascita del porto di Cagliari già occupato”. È quanto affermano i consiglieri comunali di Oristano Paolo Angioi, Gianfranco Licheri e Davide Tatti (Prospettiva Aristanis) in merito all’arrivo della nave Costa Diadema a Oristano, in programma martedì.
“L’arrivo della nave porta a una riflessione sul piano croceristico e su i suoi obiettivi”, commentano Angioi, Licheri e Tatti. “Tutte le iniziative atte a migliorare il comparto turistico sono lodevoli ma devono essere strutturate nell’ottica di maggior sviluppo e secondo le regole del mercato”.
I consiglieri del gruppo Prospettiva Aristanis sottolineano la necessità di “una pianificazione a monte, con un accordo che porti non meno di 30 navi all’anno e con orario di sbarco più ampio”.
“Nelle condizioni attuali un’affluenza così bassa non sviluppa il territorio, ne le aziende locali ma stressa il sistema in essere senza frutti. Viceversa una presenza costante favorisce la crescita e gli investimenti dei singoli imprenditori. In tal modo si riducono i costi dell’accoglienza senza che sia un onere a perdere a carico delle casse del Comune di Oristano”.
gentili consiglieri, la capacità di un assessore è reperire risorse affinché si riesca a portare benessere nella propria città, un “avvenimento turistico/croceristico come questo è molto importante per il futuro della città e dei figli, se non vogliamo che la città diventi Made Cina. penso che chi non ha mai avuto la fortuna di girare il mondo e vedere come funziona e sta dietro una scrivania pensando allo stipendio, si deve solo mettere da parte, questo e il vero costo del Comune, quindi fatevi un’esame di coscienza. g.m.
30 navi ad Oristano a fare cosa poi? Aziende stressate…non va mai bene niente a questi signori… parliamo di una città che nella stagione turistica vede la maggior parte dei negozi chiusi il sabato sera per non parlare delle domeniche… magari cambiare un po’ la mentalità prima di sognare alto… facciamo arrivare le navi la domenica e poi vediamo cosa trovano i passeggeri…
costi per il Comune? ma che bisogno c’è di fare accoglienza in pompa magna ad una nave da crociera? Siete mai usciti da Oristano? Ma secondo voi negli altri scali portano bande musicali, gruppi folcloristici, regali ecc.?
Leggendo le riflessioni dei consiglieri mi verrebbe da rispondere così ” no vebbè io basito ” ma chi è lo stolto che vi ha votato… ANDATE A ZAPPAREEEEEE
siamo alle solite, ho visto turisti ad Oristano spaesati girare sotto il sole a 40 gradi, ma secondo voi cosa avranno trovato di piacevole..,? ci vuole capacità intelletto politica inclusiva, altrimenti Oristano sarà sempre un dormitorio per anziani… con tanto rispetto per loro.
io mi ero anche candidata come guida ambientale per un trekking costiero nel Sinis, o sul Monte Arci oppure Montiferru… ma non hanno organizzato nulla. solo escursioni in città, Tharros, e qualche capatina in spiaggia. Amo l’Oristanese… ci vivo da 18 anni, faccio trekking per navi da crociera con turisti stranieri sia a Cagliari, ma anche molti trek con gruppi di TO nel Sinis, Putzu Idu ecc. ma anche partendo da Porto Torres… peccato che per domani qui si sia persa l’occasione di offrire servizi a 360 gradi
Forse dovreste rivedere il concetto di “fare turismo”. Perché mai una nave dovrebbe decidere a priori di pianificare 30 scali, se con 2 andate al collasso? Non è il gruppo folk che fa turismo (idea carina, però…), ma la totalità dei servizi offerti. Mancano guide, mancano bus, mancano negozi aperti, mancano orari flessibili, mancano fornitori pronti ad andare incontro al turismo. Fatevi due domande.