Famiglie Rom ancora senza casa dopo l’incendio. L’Asce contesta il Comune di Oristano

Chieste procedure rapide e il ritiro di una delibera giudicata discriminatoria

L’ex mattatoio di viale Rockefeller a fuoco lo scorso settembre

Venerdì, 17 novembre 2023

“Occorre accelerare i tempi e trovare una soluzione stabile per le famiglie rom rimaste senza casa dopo l’incendio dello scorso 28 settembre. Per tutte e tre, senza incomprensibili e pretestuose distinzioni”. Lo sostiene Stefano Colaneri, dell’Asce, l’associazione sarda contro l’emarginazione. 

“Da settembre seguiamo la vicenda, con il movimento Kethane”, prosegue Colaneri, “abbiamo avuto finora numerose interlocuzioni con il sindaco Massimiliano Sanna e la Giunta di Oristano. Ci preoccupa la lentezza con la quale si cerca una soluzione abitativa per le tre famiglie rimaste senza un tetto e costrette a vivere nei camper. La clemenza delle attuali temperature non autorizza a perdere altro tempo, minori, anziani e persone malate non possono certo affrontare l’inverno in roulotte”.

Per l’Asce, poi, “la delibera del 14 novembre sull’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica va ritirata. La precedente deliberazione, oggi modificata dall’esecutivo, prevedeva l’aggiudicazione di tre case ad altrettante famiglie rom. Anziché procedere celermente”, conclude Colaneri, “si decide di andare avanti con l’assegnazione ma solo per i nuclei con minori, tagliando fuori di fatto la famiglia di soli adulti (maggiorenni). Insomma, ancora una volta si cerca di togliere ai rom diritti acquisiti e ottenuti secondo legge. Non possiamo accettarlo e non staremo a guardare. Denunceremo questo vergognoso abuso in ogni sede”.

8 Commenti

  1. Propongo che Colaneri si prenda in carico i 3 nuclei familiare e paghi lui l’affitto di uno stabile che li possa contenere. Così risolve il problema e ci dà l’esempio

  2. caro sig. Cola ieri ma per quale motivo dobbiamo cercare alloggio a questa gente? tra l’altro sicuramente sono loro che hanno provocato l’incendio come era già capitato in passato, ma ha visto come hanno ridotto il campeggio di torregrande? vada a vedere l’immondizia che si vede dalla strada. E’ inconcepibile che dobbiamo ancora agevolarli in tutto, e loro se la ridono e ci prendono anche in giro … tanto ci sono quei fessi di italiani che pagano per loro chi glielo fa fare tornare nella loro patria ….E’ allucinante!!!

  3. Peccato che non si è ben compreso che sono italiani a tutti gli effetti. Ma evidente che Oristano è fatta di gente molto particolare

  4. Se sono italiani a tutti gli effetti mi pongo una domanda… perché a loro era consentito accumulare montagne di rifiuti sui marciapiedi senza subire sanzioni?… perché loro era consentito generare una discarica abusiva senza sanzioni?…se sono italiani sono soggetti alle leggi italiane… provi lei caro Giorgio a mettere fuori un po’ di spazzatura senza rispettare le regole della differenziata e poi mi faccia sapere se verrà o no sanzionato

  5. Loro non sono Italiani, anche se con cittadinanza italiana non gliene frega un benemerito dell’Italia, e questo è evidente visto come vivono senza rispetto delle nostre regole.
    E poi vorrei sapere quante persone native sono in attesa di casa prima di loro, ma si sa qua ci si intenerisce a vedere clandestini che stanno male, ma se a soffrire è il vicino di casa non importa a nessuno.
    E sinceramente a me di pagare il ritiro della spazzatura creato da loro per lavorare col ritiro dei metalli non interessa, se sono italiani come dice il signor Giorgio, allora che si prendano un capannone in affitto e paghino tasse e spese della loro attività, come fanno gli altri italiani.

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