I vecchi soci della Sogeaor vogliono riprendersi l’aeroporto di Fenosu: ma come?

L'assessore Moro promette l'aiuto della Regione

Martedì, 21 novembre 2023

L’iniziativa del Comune di Oristano e dell’Assessorato regionale ai trasporti per la riapertura dell’aeroporto di Fenosu compie un nuovo passo avanti.

Questa mattina il Sindaco Massimiliano Sanna e l’Assessore Antonio Moro hanno riunito i vecchi soci della Sogeaor che nel 2016 cedettero le rispettive quote ai privati.

A Palazzo Campus Colonna, insieme al Comune e alla Regione, erano presenti la Provincia di Oristano, la Camera di Commercio e il Consorzio industriale per una prima valutazione sulla volontà di un intervento per dare un futuro a una infrastruttura che è costata più di 22 milioni di euro e che oggi, a 7 anni dalla cessione della gestione ai privati, è costretta alla inattività. 

“Dopo l’incontro avuto nelle scorse settimane con l’Assessore Moro, alla presenza degli assessori comunali Ivano Cuccu e Simone Prevete, oggi abbiamo registrato un diffuso interesse verso un’azione comune nei confronti dei privati volta a ribadire la ferma intenzione delle istituzioni locali e della Regione a garantire l’operatività dello scalo di Fenosu – spiega il Sindaco Massimiliano Sanna -. Parliamo di una infrastruttura fondamentale per questo territorio e per l’intera Sardegna. Una infrastruttura che a causa dell’inutilizzo sta cadendo a pezzi. Le istituzioni hanno il dovere di intervenire e di far rispettare gli impegni assunti al momento della privatizzazione. I capitali pubblici investiti nel corso degli anni avevano l’obiettivo di offrire al territorio un’opera strategica per l’economia e il turismo dell’oristanese. Quando fu decisa la privatizzazione della società di gestione lo si fece con la prospettiva e a condizione che il privato investisse per garantire il funzionamento dell’aeroporto. A oggi questo non è avvenuto e occorre cambiare passo e strategia”.

“Se c’è disponibilità da parte dei vecchi soci la Regione è pronta a fare la sua parte – ha detto l’Assessore regionale Antonio Moro -. Ovviamente la Regione può intervenire a fronte di una prospettiva certa di ripresa delle attività nello scalo. Così come è successo a Tortolì che quest’anno ha riaperto con 400 voli e l’anno prossimo si candida ad accogliere gli ATR, anche Oristano può riaprire, diventando un tassello importante nel sistema del trasporto aereo regionale. Ribadisco quanto già detto nel corso del precedente incontro con il Sindaco Sanna: è inaccettabile che una infrastruttura realizzata con risorse pubbliche resti di fatto chiusa e senza alcuna attività tipica di un aeroporto. La posizione baricentrica di Oristano è strategica in un sistema regionale integrato dei trasporti e deve essere sfruttata. La ripresa delle attività dello scalo oristanese rappresenterebbe una nuova opportunità a beneficio del territorio oristanese e dell’intera isola”.

Resta da capire adesso come possa concretizzarsi questo interesse verso l’aeroporto, considerato che l’attuale proprietà della società di gestione sinora non ha manifestato interesse alla cessione.

4 Commenti

    • Un pozzo senza fine, uno spreco di soldi pubblici per un aborto di infrastruttura. Quando erano sull’orlo del fallimento si sono tirati tutti indietro cedendo al privato e ora si dovrebbe imporre la cessione? Date retta non serve a nulla sprecare altri milioni di euro per ospitare aerotaxi… 400 voli privati a Tortolì e allora? Cosa ne viene al cittadino? In inverno sono quasi morti Alghero ed Olbia, figuriamoci Oristano. Gli ATR? Ma per favore, giusto nel terzo mondo. Solo propaganda elettorale

  1. Meglio spendere molti meno soldi per un servizio continuo di piccoli bus-navetta che clleghino i centri isolani più importanti con gli aeroporti già attivi.

  2. Ma un magistrato che senta l’esigenza di andare a fondo in questa che sembra essere l’ennesima manfrina per fottere soldi pubblici non lo troviamo?
    Questo assessore regionale che fra tre mesi è disoccupato lo vogliamo zittire, per cortesia?

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