Il verso dei rapaci contro gli storni diventa una tortura: protesta nel centro di Oristano – Audio

Lamentele e appelli

Mercoledì, 1° novembre 2023

“Una tortura”. Il verso di rapace riprodotto da un impianto di diffusione sonora, utilizzato dall’amministrazione comunale per allontanare gli storni dal centro della città sta alimentando malcontento. Andrea Manunza, titolare di un’attività in piazza Roma, parla addirittura di tortura: “Un martellamento continuo, a intervalli di un minuto circa, che da ben prima del tramonto si protrae oltre l’orario di chiusura dei negozi. Il sistema risulta anche efficace, peccato però che oltre a disturbare gli storni influisce, se adottato a questi livelli sonori, in modo pesante sulla integrità psicologica delle persone”.

“Immaginate solo per un attimo di avere un negozio o un bar, o anche un ufficio in piazza Roma. E immaginate di dover lavorare la sera per tre o quattro ore con uno strillio continuo e potentissimo”, continua il commerciante. “Oppure immaginate, con più leggerezza di volervi sedere all’aperto per un aperitivo, martellati sempre a intervalli regolari e inesorabili, dallo strillio dal falchetto o dallo storno stressato di turno”.

“Il primo e il secondo di questo tormento abbiamo sopportato. Il terzo giorno ho contattato l’assessore competente che mostrandosi comprensiva, ci ha invitato a sopportare il disagio ancora per tutto il weekend”, continua. “Lunedì ci ha assicurato che avrebbe preso opportuni provvedimenti, ma ciò non è avvenuto. Alle 16.30 di lunedì scorso si è riaperta la danza. Unica differenza: un abbassamento del livello di decibel che da infiniti della settimana precedente, sono scesi a esagerati”.

“Ancora nulla è cambiato e sono costretto a scrivere queste righe e pubblicarle come titolare di un attività perché è in questa veste che sono costretto a subire questa tortura”, conclude Manunza. “Come dire….quando la cura fa più male della malattia”.

Il video girato dal commerciante

18 Commenti

  1. Tra l’altro gli uccellacci si sono spostati di un centinaio di metri da piazza Roma. Hanno solo spostato il problema di qualche centinaio di metri. Inizino a tagliare gli alberi!

  2. il Comune di Oristano non ne azzecca una, ma è veramente impossibile rimuovere i 2 alberi e sostituirli con dei ciuffi sempreverdi, oltretutto un risparmio per l’amministrazione in fatto di lavaggio

  3. verissimo confermo abbiamo passato due ore ieri per la festa di halloween sotto la torre per fare giocare i bambini stavamo impazzendo dallo starnazzare che metteva quel ripetitore un incubo non vedevamo l’ora di andare via

  4. Vorrei fare una domanda a riguardo di questo signore, che non contento del dissuasori per gli uccelli, avendo una attività in piazza Roma, le faccio due domande: lei sarebbe più contento se, alla sua attività e presumo il suo negozio entrassero i clienti che gli fischiano le orecchie oppure carichi di cacca di storni? 😁😁, se trova la soluzione al problema, si potrebbe candidare come futuro assessore all’ambiente 🙏🙏🙈🙈🙈

  5. Lavoro in un ufficio in piazza Roma e non è sostenibile lavorare in tali condizioni, soprattutto quando hai a che fare col pubblico. Il disagio vale anche per chi serenamente si svaga nelle vie del centro! Il problema non si è certamente risolto e non è la soluzione ottimale, invece di improvvisarsi tuttologi convocassero esperti del settore! PS. il problema sussiste in altre zone della città, pensate a tutti, perchè ogni quartiere ha il suo valore oltre che cittadini votanti e paganti, non di serie A o B!
    Continuiamo ad avere in giunta assessori con altre professionalità ma si lanciano improvvisandosi, il risultato è solo sprecare risorse andando avanti con tentativi a vuoto così come sta accadendo per il Foro Boario!
    CARA OPPOSIZIONE FATEVI AVANTI!!

  6. Ha ragione il commerciante… condivido in pieno… il problema viene spostato dal centro alla periferia…nella zona del campo Coni è pieno di questi uccelli disorientati e violentati da questo insopportabile rumore…

  7. Giusto ieri sera, percorrendo le strade del centro, mi sono chiesta come fosse possibile per i residenti sopportare un simile supplizio. Il Comune di Oristano non smette mai di stupirci, in negativo, purtroppo.

  8. Ad Oristano si sopporta volentieri la musica ad alto volume fino a notte tarda, ma non si sopporta x 2 ore il dissuasore.
    Forse si parla più volentieri ascoltando la musica ad alto volume.
    Coerenza è ciò che ci vuole.

  9. Meglio il suono che la merda che gettano tutti giorni, il Sacro Cuore e pieno perché intelligentemente si pensa al centro città, gli altri si arrangiano.

  10. Solo un’idea per carità… ma se invece di piante sempreverdi si impiegassero alberi che in questo periodo hanno già perso o stanno perdendo le foglie? Di sicuro gli storni non ci andrebbero. E come segnala qualcuno, il problema sussiste anche in altre zone meno “in” di questa città

  11. … in altre realtà hanno deciso di regolarizzare la forma degli alberi con apposita potatura, per poi ingabbiare gli stessi alberi con la reticella. E funziona bene!

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