Venerdì, 15 dicembre 2023
Da anni portano la Sardegna in giro per il mondo: ieri il Fantafolk è stato protagonista in Giappone di un evento musicale promosso dall’Istituto Italiano di Cultura nel Paese nipponico. L’oristanese Vanni Masala all’organetto e Andrea Pisu – di Villaputzu – alle launeddas hanno conquistato l’entusiasmo del pubblico che gremiva l’Auditorium dell’Istituto Italiano di Cultura (IIC), nel distretto di Kudan Minami a Chiyoda, una delle municipalità (qui si trova anche il Palazzo imperiale) della metropoli di Tokyo.
Ricco di fascino il programma della serata, organizzata dall’IIC, in collaborazione con Mamusic di Firenze. Gli spettatori sono stati letteralmente trascinati in un ideale viaggio musicale che ha azzerato le distanze tra Giappone e Sardegna. Catapultati nel mezzo del Mediterraneo, in un’isola che conserva gelosamente le sonorità delle proprie radici, i tantissimi presenti in sala hanno ascoltato brani della tradizione sarda. Alla voce ancestrale dell’antico strumento a canne suonato con la tecnica che ha fatto di Andrea Pisu un riferimento tra gli esecutori di musiche per launeddas, si affianca la maestria di Vanni Masala, che con il suo organetto diatonico ha elaborato uno stile coinvolgente, unico nel suo genere, che si apre all’innovazione. Un dialogo a due che è stato esteso agli spettatori, partecipi di splendide elaborazioni sonore.
Il concerto si è concluso con ben cinque minuti di applausi ininterrotti e un richiestissimo bis accompagnato dal pubblico che batteva ritmicamente le mani. In sala anche la professoressa Silvana De Maio, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, Alberto Manai, addetto culturale dell’Istituto, e Inada Shuko, responsabile della biblioteca dell’IIC.
La serata con il duo Fantafolk era la nona della serie dei “Concerti di Tokyo Kudan Minami”, rassegna che propone appuntamenti con grandi interpreti italiani.
“Viaggiamo da anni e siamo stati in tutti i continenti portando la musica della Sardegna. Qui a Tokyo abbiamo eseguito un programma che ha coperto diverse aree della nostra regione. Rivolgiamo un doveroso ringraziamento all’Istituto Italiano di Cultura, che ci ha permesso di suonare nel suo prestigioso auditorium, e ai tanti che stasera erano qui in sala”, hanno commentato Vanni Masala e Andrea Pisu.
bravissimi, unici