Martedì, 12 dicembre 2023
Progetu Repùblica de Sardigna, assieme a diversi amministratori e amministratrici locali, organizzano a Oristano un’assemblea assieme a uno dei candidato presidente alle prossime elezioni regionali, Renato Soru. Appuntamento domenica 17 dicembre, alle 10, all’hotel Mistral 2.
Sono previsti gli interventi di vari rappresentanti delle forze politiche e della società civile, con una conclusione di Renato Soru.
“L’incontro di domenica sarà un’occasione di confronto pubblico in cui spiegheremo le ragioni della scelta di allearsi con la coalizione sarda, alternativa a quelle italiane di centrosinistra e di centrodestra, Presenteremo la proposta elettorale e ci confronteremo con il candidato presidente Renato Soru”, spiegano i portavoce di Sardegna Chiama Sardegna, Danilo Lampis e Nicoletta Pucci, il segretario nazionale di ProgReS, Adriano Sollai, e il portavoce di iRS, Simone Maulu. “Il nostro è un progetto aperto, in sviluppo, e passa da un ambizioso percorso di cambiamento condiviso tra le forze civiche, indipendentiste e progressiste che rispondono unicamente ai bisogni e ai desideri di chi vive questa terra”.
“Daremo una prospettiva di voto alle giovani generazioni inascoltate, che meritano un’Isola in cui si possa scegliere di vivere e di realizzarsi”, continuano. “Forniremo un’alternativa di voto e una speranza a tutte e tutti coloro che negli ultimi anni hanno scelto di astenersi e di allontanarsi dalla politica. Siamo forti del grande percorso partecipativo promosso da Sardegna Chiama Sardegna che, in una cinquantina di incontri tematici e territoriali, ha coinvolto centinaia di persone – perlopiù giovani -, definendo delle proposte di trasformazione socio-economica, culturale e istituzionale concrete e ambiziose”.
“Siamo forti delle visioni, delle proposte e delle battaglie che da vent’anni l’indipendentismo progressista di iRS e di ProgReS fornisce in ogni campo, per la soluzione e il superamento delle ingiustizie e delle speculazioni a danno del nostro Popolo e del nostro territorio; contro i progetti inquinanti e l’occupazione militare, per l’autocoscienza culturale e linguistica sarda, per il pieno controllo delle politiche alimentari, energetiche e fiscali”, concludono.
Quel che ha fatto da governatore non basta? Ancora in cerca di soldi pubblici? Vada a lavorare finalmente!