Venerdì, 5 gennaio 2024
L’Associazione culturale Cavalieri di Oristano non ci sta e replica alla Fondazione Oristano, che nelle scorse ore, con una nota stampa, aveva comunicato l’impossibilità di organizzare nella pista comunale di Corte Baccas le selezioni per la Sartiglia 2024, per la mancanza degli standard di sicurezza previsti dall’ordinanza Martini.
Secondo la Fondazione, l’impianto che si trova a Santa Giusta potrebbe comunque ospitare gli allenamenti dei cavalieri. Una posizione ben differente da quella dell’Associazione culturale Cavalieri di Oristano, che già lo scorso febbraio, all’indomani dell’ultima edizione della Sartiglia, aveva sollecitato l’ente a rendere idonea la pista comunale.
Di seguito il comunicato integrale diffuso stamane dall’Associazione culturale Cavalieri di Oristano.
L’Associazione culturale Cavalieri di Oristano per la Sartiglia ritiene sia necessario intervenire e precisare su quanto dichiarato a mezzo stampa dal presidente della Fondazione Oristano Carlo Cuccu, in merito alla riunione tenuta mercoledì 3 gennaio 2024 tra lo stesso presidente, i rappresentanti del Consiglio direttivo della nostra Associazione e l’ingegner Licheri, esperto delegato della Fondazione Oristano.
Si precisa che questa associazione non ha fatto nessun comunicato stampa in merito alla riunione di mercoledì 3 gennaio 2024. Il presidente e il Consiglio direttivo hanno semplicemente, come loro dovere, messo al corrente con un messaggio in un gruppo chiuso WhatsApp tutti i nostri 186 soci sull’esito della riunione fatta, informandoli su quanto emerso per la organizzazione delle selezioni programmate per il giorno 14 gennaio 2024. Il Consiglio direttivo ha quindi ritenuto fosse suo dovere comunicare ai propri soci la necessità di non accedere alla pista di Corte Baccas, al fine di salvaguardare la salute e l’incolumità di tutti, poiché è emerso che la pista non è collaudabile non essendo idonea e rispondente ai criteri di legge.
L’ordinanza Martini, infatti, nella sua ultima variante, precisa all’art. 1 che “le manifestazioni pubbliche o private, incluse le prove, nelle quali vengono utilizzati equidi al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati dall’Agenzia per lo sviluppo del settore ippico […] a eccezione di mostre, sfilate e cortei, devono garantire i requisiti di sicurezza e salute per i fantini e per gli equidi, in conformità alle previsioni di cui alla presente ordinanza e all’allegato A, che ne costituisce parte integrante”.
Diversamente da quanto interpretato dalla Fondazione Oristano, che ritiene questo articolo sia riferibile solo a selezioni o “prove strutturate”, siamo convinti che ogni qualvolta i nostri soci accedono alla pista di Corte Baccas e provano le evoluzioni stiano comunque facendo delle prove, in cui la loro vita e quella dei loro cavalli debba essere sempre tutelata. Se quindi non è possibile organizzare le selezioni, ciò vale anche per le prove, da qualcuno anche chiamate allenamenti privati. Inoltre, eventuali danni occorsi durante la permanenza all’interno della pista non sono alla data odierna coperti da alcuna polizza assicurativa.
Si precisa, inoltre, che la richiesta di rendere la pista di Corte Baccas idonea alle prove dei nostri cavalieri è stata fatta fin dal giorno dopo la chiusura della Sartiglia 2023. A ciò sono seguiti diversi incontri e molte promesse: quello del 5 settembre 2023 nella sede della Fondazione in cui abbiamo fatto presente la necessità di organizzare le selezioni come da art. 6 del Regolamento Sartiglia della Fondazione. A questo è seguito l’incontro del 16 settembre 2023 nella pista di Corte Baccas in cui erano presenti sia i nostri rappresentanti che quelli della Fondazione, tra cui il presidente della Commissione veterinaria. Solo a fine novembre, il presidente Cuccu ha presentato una richiesta “formale” cui è quindi seguita la nostra pec del 1 dicembre. Ciò è dimostrato dal fatto che il 3 novembre ci è stato comunicato dalla Fondazione che erano stati eseguiti i lavori di manutenzione della pista richiesti e che quindi i nostri soci potevano accedere per le prove.
Inoltre, vista la grave situazione, il presidente Cuccu proponeva tra le tante ipotesi quella di organizzare le selezioni in una struttura idonea da lui individuata presso l’ippodromo di Chilivani. Riteniamo che solo una totale non conoscenza della Sartiglia e delle sue tradizioni oristanesi possa far balenare una simile idea totalmente fuori da ogni ragionamento logico, ma che avvalora ancora di più il nostro convincimento che la pista dedicata ai nostri soci sia totalmente inadeguata e che la situazione non sia risolvibile. Questa associazione ribadisce comunque la propria disponibilità a collaborare con la Fondazione Sartiglia e il Comune di Oristano, ma in modo costruttivo e rispettoso della nostra realtà, sempre nel rispetto delle regole e, per quanto di propria competenza, sempre nella tutela dei propri associati.
Non pensiamo sia necessario ricordare a tutti gli sforzi che i nostri soci fanno per poter dare a tutti voi uno spettacolo che sia degno della nostra Sartiglia. Chiediamo solo che questo venga riconosciuto proteggendo i cavalieri che garantiscono lo svolgimento da centinaia di anni di una manifestazione unica, orgoglio della nostra comunità.