Martedì, 13 febbraio 2024
Sala piena e decine di copie vendute, con autografi e dediche. Anche a Oristano il generale Roberto Vannacci riceve apprezzamenti per il suo primo libro, “Il mondo al contrario”. Invitato a vedere la Sartiglia, ieri sera il generale ha presentato l’opera al Mistral 2 davanti ad un centinaio di persone: tante di Oristano, ma arrivate anche da diversi centri dell’isola.
Moderatore dell’incontro il giornalista cagliaritano Sandro Angioni; il generale ha risposto alle domande dei giornalisti Piero Marongiu ed Elia Sanna.
Il libro è diviso in 12 capitoli, con una prefazione del giornalista Francesco Borgonovo, e si sviluppa sui temi dell’ambientalismo, energia, società multietniche, sicurezza, legittima difesa, casa, famiglia, patria, pianeta LGBTQ, tasse, nuova città e animalismo.
Domande soprattutto sui temi che più hanno fatto discutere, sin dall’uscita del libro – omosessualità, sicurezza, energia, cambiamenti climatici – e sul linguaggio spesso utilizzato, con parole pesanti ad esempio quando si parla dell’omosessualità o della società multietnica.
“Hanno provato ad attaccarmi su tutto”, ha risposto Roberto Vannacci, “ma la maggior parte delle accuse che mi hanno rivolto si sono sfaldate. Nel libro non esiste la parola omofobia, e voglio ricordare anche oggi, la legge non punisce il pensiero. Stessa cosa per il razzismo, che nel libro non è mai stato citato”.
“Si è scatenata una battaglia contro il sottoscritto” ha detto ancora Vannacci, “sono stato accusato di razzismo, di omofobia, di xenofobia, di istigazione all’odio, da diverse parti. Politici e personaggi pubblici hanno espresso dichiarazioni pesanti, senza conoscere e senza sapere, perché il libro non lo avevano letto, basandosi solo su articoli scritti da diversi giornalisti che hanno interpretato tutto questo a loro modo, forse senza che anche loro avessero letto il libro”.
Le polemiche nate dopo l’uscita del libro, con le dichiarazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto e gli interventi a gamba tesa da diverse parti politiche, tutto sommato sono state utili al generale-scrittore: fino ad oggi “Il mondo al contrario” ha venduto più di 300mila copie.
“L’idea di questo libro” ha spiegato Roberto Vannacci, “è nata quasi per caso, seguendo soprattutto i dibattiti e i talk show in televisione, su temi di grande attualità. Sentivo parlare di energia e prendevo appunti. Poi di temi ambientali, della mobilità, sulla quale ho sentito un mare di sciocchezze. Alla fine ho deciso di scriverne, e ho affrontato anche altri argomenti di grande attualità”.
Nessun ripensamento? “Forse cambierei qualche virgola, qualche ripetizione superflua, ma non cambierei niente di ciò che ho scritto e di ciò che vado dicendo in giro per l’Italia e nelle interviste in televisione, dove mi si accusa poi di essere un showman. Dove mi invitano vado solo a presentare il mio libro. Soprattutto continuo a parlare a titolo personale, come a titolo personale ho pubblicato il mio libro”.
“Mi strumentalizzano perché dicono che faccio politica. Confermo che non lo faccio e che continuò solo ad esprimere le mie opinioni, parlando di temi sociali e di attualità. Almeno per ora non ho nessuna intenzione di fare politica. Si vedrà in futuro”.
Rispetto ad altre città in cui il generale Vannacci ha parlato, ad Oristano non ci sono state contestazioni. Da notare l’assenza dei rappresentanti istituzionali, che erano stati invitati all’incontro.