Lunedì, 25 marzo 2024
Via libera dalla Soprintendenza all’abbattimento di altri sette pini sul lungomare di Torre Grande. Si tratta di alberi inizialmente non oggetto di rimozione, ma per i quali era stata prescritta una verifica di stabilità e sicurezza, nell’ambito dei lavori di riqualificazione della passeggiata Eleonora d’Arborea, partiti lo scorso autunno.
“Le piante”, ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Simone Prevete, “sono risultate instabili alle prove di trazione. C’è stata una riunione con la Soprintendenza che ci ha autorizzato ad abbatterle. Abbiamo già inviato un ordine di servizio all’impresa che ha vinto l’appalto di Torre Grande affinché riprenda i lavori. Mi auguro che il cantiere possa ripartire nei prossimi giorni. Il Tar aveva dato indicazioni chiare affinché si verificasse la stabilità delle piante non oggetto di rimozione e così abbiamo agito”.
I sette pini da abbattere si aggiungono agli altri 15 alberi da sostituire previsti da progetto per il primo tratto del lungomare interessato dai lavori, quello tra Villa Baldino e il chiosco Night&Day.
“L’auspicio è che si completi il primo tratto del lungomare entro giugno”, ha dichiarato ancora l’esponente dell’esecutivo, “per l’altra parte si procederà poi dopo la conclusione della prossima stagione estiva”.
L’intervento di riqualificazione del lungomare – affidato all’impresa Cancellu – era stato ritardato dal ricorso al Tar presentato dal Comitato per la salvaguardia dei pini di Torre Grande, che ha cercato a lungo di fermare la sostituzione di numerose piante. Ma lo scorso giugno il Tribunale amministrativo regionale della Sardegna aveva sbloccato l’impasse, dando ragione al Comune di Oristano.
Il progetto da 4.335.000 euro è stato curato dal raggruppamento temporaneo di professionisti Dodi Moss – Studio Sulmona e Sab. Dal punto di vista economico, è il più importante tra quelli presentati dall’Unione dei Comuni Costa del Sinis Terra dei Giganti e dal Comune di Oristano nell’ambito della programmazione territoriale.
Nei mesi scorsi i lavori di riqualificazione del lungomare si erano fermati a lungo perché è stato necessario ridefinire le modalità di rimozione del bitume, per non danneggiare le radici delle piante.
